Sin dai tempi di Windows Vista il sistema operativo Microsoft utilizza la cartella %systemroot%\System32\DriverStore
che ospita i driver verificati che possono essere utilizzati senza problemi.
Nell’articolo Backup driver in Windows e loro gestione: come procedere abbiamo visto come crearne una copia di sicurezza ricorrendo al comando dism
o servendosi di un’utilità “ad hoc”.
Prima di aggiungere un driver al contenuto della cartella DriverStore
Windows verifica la firma digitale per confermare che il componente provenga da un produttore noto e che non sia stato modificato da parte di soggetti terzi. Come ulteriore misura di sicurezza Windows permette soltanto l’installazione dei driver precedentemente memorizzati nella cartella di sistema DriverStore
.
Con l’arrivo di Windows 10 21H2, il secondo feature update previsto per la prossima stagione autunnale, Microsoft porterà al debutto la nuova cartella OEMDRIVERS
che sarà utilizzata come contenitore per i driver di terze parti.
La nuova cartella sarà collocata in %systemroot%
(generalmente C:\Windows
) e il suo utilizzo dovrà essere attivato prima dell’installazione del feature update.
In questo modo Windows 10 provvederà a spostare e “isolare” tutti i driver di terze parti trasferendoli da DriverStore
a OEMDRIVERS
.
Quella di Microsoft è una mossa che si ispira a quanto già fatto nel caso di Windows 10X e ha come obiettivo quello di separare in modo più efficace il codice di terze parti da quello firmato dall’azienda di Redmond e strettamente legato al sistema operativo.