Il supporto esteso per tutte le edizioni di Windows 10 terminerà, in via ufficiale, il 14 ottobre 2025 (eccezion fatta per alcune release LTSC). Lo conferma Microsoft nella sezione del sito relativa al ciclo di vita dei suoi software. In tanti avevano chiesto a gran voce di estendere il periodo di supporto del sistema operativo, temendo che l’abbandono di Windows 10 contribuirà ad aumentare il volume dei rifiuti elettronici.
Se, da un lato, Microsoft prosegue sulla sua strada, con la decisione di portare Windows 10 al “pensionamento”, dall’altra l’azienda di Redmond ha oggi confermato le modalità per l’accesso al programma ESU (Extended Security Updates).
Con oltre il 69% di tutti i PC che utilizzano ancora Windows 10 (fonte: Statcounter), Microsoft ha una grande sfida da affrontare. Mentre alcuni utenti prima o poi passeranno a Windows 11 o valuteranno la migrazione a Linux, centinaia di milioni di computer rimarranno su Windows 10 per molto tempo.
Programma Windows 10 Extended Security Updates (ESU): tutti i dettagli
La fine del supporto di Windows 10 tocca in prima istanza e in maniera davvero cogente le aziende e i professionisti. Sono le realtà che sono più restie, per vari motivi, ad aggiornare i loro sistemi e che quindi tendono a scegliere software capaci di garantire supporto a lungo termine (LTS).
A tutte le realtà che non possono abbandonare Windows 10, Microsoft offre il programma Extended Security Updates a pagamento. Si tratta di un’iniziativa che consente di ricevere gli aggiornamenti qualitativi per qualunque edizione di Windows 10 anche dopo il 14 ottobre 2025.
In questa nota, appena pubblicata, Microsoft ha voluto confermare le “regole del gioco”. Innanzi tutto, non esclude che al programma ESU possano presto accedere anche gli utenti consumer, quindi anche i normali utenti privati, gli autonomi e le piccolissime realtà d’impresa. Per il momento, però, si concentra sulle novità per le aziende che vorranno continuare a ricevere gli aggiornamenti critici per Windows 10 dopo il 14 ottobre 2025.
Iscriversi al programma Windows 10 ESU consente di continuare a ricevere gli aggiornamenti di sicurezza mensili anche dopo la data di ritiro del sistema operativo. In questo modo, si avrà a disposizione più tempo per completare la migrazione.
Cosa prevede il programma ESU di Windows 10
Gli Extended Security Updates, precisa Microsoft, non sono pensati per essere una soluzione a lungo termine ma piuttosto un ponte temporaneo. Con gli ESU, la società guidata da Satya Nadella non aggiungerà mai nuove funzionalità, correzioni non relative alla sicurezza o modifiche in termini di design.
Il programma ESU, inoltre, non estende il supporto tecnico per Windows 10. Il supporto tecnico è limitato all’attivazione delle licenze ESU, all’installazione degli aggiornamenti mensili ESU e alla risoluzione dei problemi che possono essere stati causati da un aggiornamento rilasciato nell’ambito del programma ESU.
Le aziende hanno a disposizione tre opzioni per ricevere gli aggiornamenti ESU per Windows 10. Eccoli riassunti di seguito:
Metodo tradizionale “5-by-5”
Il termine “5-by-5” si riferisce al metodo di attivazione delle licenze ESU. Quando si utilizza questo metodo, si ricevono e si applicano pacchetti di licenze in un blocco di cinque licenze per volta. Quando un’organizzazione acquista licenze ESU per i suoi dispositivi Windows 10, riceverà e attiverà cinque licenze alla volta per ciascun blocco di licenze acquistate.
Questo schema prevede lo scaricamento delle chiavi di attivazione dai server Microsoft e la loro applicazione sui singoli dispositivi Windows 10. La gestione delle chiavi di attivazione è possibile tramite script o, ad esempio, tra i vari metodi, attraverso lo strumento di gestione dell’attivazione dei contratti multilicenza (VAMT).
È possibile ricorrere a strumenti di gestione locali come Windows Server Update Services (WSUS) per scaricare e applicare gli aggiornamenti sui dispositivi Windows 10.
La scelta di questo metodo prevede la sottoscrizione di un abbonamento annuale, verosimilmente con un canone crescente anno dopo anno (fino a un massimo di 3 dalla data di ritiro di Windows 10).
Microsoft ha rivelato che il costo di licenza ESU è al momento fissato a 61 dollari per dispositivo all’anno, con un listino simile a quello applicato per la prima annualità del programma Windows 7 ESU.
ESU tramite Windows 365
I dispositivi Windows 10 che accedono a PC Cloud Windows 11 tramite Windows 365 saranno automaticamente attivati per ricevere gli aggiornamenti di sicurezza senza bisogno di effettuare alcun intervento addizionale.
L’accesso agli aggiornamenti ESU di Windows 10 dopo metà ottobre 2025 è quindi inclusa per tutti gli abbonati a Windows 365 senza costi aggiuntivi rispetto al canone annuale normalmente versato.
Aggiornamenti ESU trasferiti mediante cloud
Le imprese che utilizzano una soluzione di gestione degli aggiornamenti basata sul cloud Microsoft (ad esempio Intune o Windows Autopatch), possono ottenere uno sconto pari a circa il 25% sulle licenze ESU.
In questo caso non serve una chiave “5-by-5” ed è possibile accedere a ESU via cloud con un’unica attivazione. Il processo di gestione e monitoraggio degli endpoint può essere gestito, come abitualmente, ricorrendo a Intune oppure a Windows Autopatch. In particolare, con questa seconda soluzione non è richiesta alcuna azione.
La terza metodologia proposta da Microsoft prevede un esborso di 45 dollari per utente (fino a cinque dispositivi), nel corso del primo anno di supporto ESU.
Abbiamo detto che gli aggiornamenti di sicurezza estesi ESU saranno disponibili per tre anni anche nel caso di Windows 10. Le aziende che decidessero di abbracciare il programma ESU nel corso del secondo o del terzo anno, sono comunque chiamate a pagare per gli anni precedenti poiché ogni aggiornamento è cumulativo.
Microsoft offre sconti e promozioni per utenti e abbonati specifici, come scuole e abbonati a Windows 365.