Lanciato nell’ormai lontano 1997, Winamp è uno di quei software che ancora oggi restano scolpiti nella memoria nel cuore di molti. Si tratta di un lettore multimediale, peraltro piuttosto evoluto per quei tempi, che ha rivoluzionato il modo in cui gli utenti ascoltavano musica e gestivano le loro librerie musicali a fine anni ’90 e nei primi anni 2000.
Winamp si distinse per la sua interfaccia personalizzabile, per il supporto di una vasta gamma di formati audio e per la possibilità di utilizzare skin e plugin, che consentivano agli utenti di personalizzare l’aspetto e le funzionalità del software.
Una breve storia di Winamp
Lanciato da Justin Frankel e Dmitry Boldyrev, ex studenti dell’Università dello Utah, e inizialmente distribuito come freeware, Winamp ha rapidamente guadagnato popolarità grazie alle caratteristiche peculiari brevemente citate in apertura. Nel 1999, Winamp è stato acquisito da AOL, consolidando la sua posizione nel mercato dei lettori multimediali.
Nel corso degli anni, Winamp ha continuato a evolversi, raggiungendo un picco di 57 milioni di utenti mensili nel 2005 e diventando il secondo lettore più utilizzato dopo Windows Media Player.
Con l’avvento delle nuove tecnologie e la nascita delle piattaforme di streaming musicale, l’interesse per Winamp è diminuito nel tempo. Dopo vari cambiamenti di proprietà, Radionomy (oggi LLama Group) ha a sua volta acquisito Winamp.
Cosa significa che Winamp diventa open source
Il 24 settembre 2024, gli attuali proprietari di Winamp hanno deciso di pubblicare il codice sorgente di Winamp. Il codice in questione, pubblicato in questo repository GitHub, si riferisce alla storica versione desktop (legacy) e può essere gestito con Visual Studio 2019 insieme con le librerie Intel IPP (è necessario usare esattamente la release 6.1.1.035).
Le librerie Intel Integrated Performance Primitives (IPP) sono un insieme di funzioni ottimizzate per l’elaborazione ad alte prestazioni, progettate per sfruttare al massimo le architetture hardware Intel. Queste librerie forniscono un ampio set di strumenti per sviluppatori, consentendo di migliorare l’efficienza delle applicazioni in vari domini, tra cui elaborazione video, audio, immagini, segnali e crittografia.
La pubblicazione del sorgente di Winamp segna un nuovo capitolo nella lunga storia del software. Questa decisione è vista come un’opportunità per coinvolgere la comunità di sviluppatori a livello globale, permettendo loro di contribuire al miglioramento del software.
L’obiettivo è quello di attrarre un rinnovato interesse nei confronti del player multimediale, raccogliendo nuove idee e competenze che potrebbero rivitalizzare il software. Questo approccio collaborativo potrebbe favorire l’innovazione e l’evoluzione del lettore, ravvivando Winamp anche nel panorama tecnologico attuale.
Progetto open source ma… c’è qualche sorpresa a livello di licenza
A dispetto dell’apertura del codice, Winamp rimane proprietaria del software e mantiene pieno controllo sulle versioni ufficiali e sulle integrazioni proposte dalla comunità. Questo significa che, sebbene gli sviluppatori possano contribuire, le decisioni finali su quali modifiche implementare spetteranno a Winamp.
Verificate la licenza condivisa su GitHub: gli attuali proprietari di Winamp, pur avendo distribuito il sorgente del programma legacy, non concedono il permesso di distribuire versioni modificate, sia in forma aperta che compilata. Non è inoltre ammesso il forking del progetto: non si possono cioè create e manutenere versioni derivate di Winamp.
Il contenuto della licenza precisa inoltre che solo i gestori del repository ufficiale sono autorizzati a distribuire il software e le sue eventuali versioni modificate.