L’iniziativa promossa dalla Commissione Europea sta riscuotendo un grande successo in Italia così come negli altri Paesi dell’Unione.
Utilizzando fondi europei WiFi4EU consegnerà agli amministratori comunali un buono spese del valore di 15.000 euro per realizzare una rete WiFi pubblica, gratuita senza limitazioni e basata su una connessione dati di qualità.
Come abbiamo spiegato nei giorni scorsi nell’articolo 15.000 euro per i comuni che intendono realizzare una rete WiFi pubblica l’investimento è da intendersi stanziato per ogni singolo comune e sarà messo a disposizione di quelle amministrazioni che hanno inoltrato più velocemente la domanda, secondo il principio del first come, first served.
Per il momento la Commissione Europea assegnerà soltanto 1.000 sovvenzioni da 15.000 euro ciascuna: soltanto dall’Italia, a distanza di qualche giorno, sono già state presentate oltre un migliaio di domande e, complessivamente, tutti i Paesi europei ne hanno avanzate quasi 7.000.
Le amministrazioni comunali hanno tempo fino al 15 maggio prossimo per partecipare all’iniziativa WiFi4EU: è quindi scontato che “i numeri” continueranno inesorabilmente a crescere.
Per sapere se il vostro comune fosse in pole position e avesse buone speranze di ricevere il fondo europeo per la realizzazione di una rete WiFi pubblica e gratuita, suggeriamo di puntare il browser su questa pagina, selezionare Italia quindi la provincia di proprio interesse.
Consigliamo di attingere all’elenco quest’oggi perché i nomi dei comuni che si aggiungeranno nei prossimi giorni difficilmente avranno chances di aggiudicarsi i soldi europei.
La presenza del vostro comune è certamente buona cosa perché se esso dovesse essere selezionato dalla Commissione Europea, avrà un anno e mezzo di tempo per realizzare la rete WiFi gratuita e metterla a disposizione di tutti i cittadini, residenti o meno.
Ogni comune beneficiario appalterà a uno o più fornitori di sua scelta l’installazione dell’apparecchiatura wireless (conformemente alle norme in materia di appalti pubblici): la Commissione Europea non interviene nei rapporti contrattuali tra il beneficiario e il fornitore.
Anche i fornitori dovranno essere “schedati” sul portale WiFi4EU e la registrazione dovrà avvenire entro la data in cui il beneficiario gli conferisce l’appalto.
Il servizio WiFi dovrà essere garantito gratuitamente per almeno tre anni dall’inizio delle attività.
A partire dal prossimo 15 maggio i comuni che fossero “rimasti a bocca asciutta” potranno partecipare al secondo bando indetto dalla Commissione Europea nell’ambito del progetto WiFi4EU.