Quasi due anni fa vi avevamo dato conto del progetto WiFi Italia: nato sotto i migliori auspici, l’idea era quella di realizzare una rete wireless diffusa sull’intero territorio nazionale e aperta a tutti cittadini: WiFi Italia, collegarsi gratuitamente alla rete Internet grazie agli hotspot federati.
Sulla base di quanto dichiararono all’epoca MIBACT (Ministero per i beni e le attività culturali) e AgID (Agenzia per l’Italia digitale), la rete avrebbe dovuto comporsi – solo nella fase iniziale – di almeno 28.000 hotspot.
In realtà tutto sembrò arenarsi perché a distanza di mesi e mesi, consultando la mappa degli hotspot WiFi gratis ad oggi disponibili, il loro numero sembra davvero molto limitato.
Sebbene il progetto non fosse mai stato accantonato, esattamente un mese fa è stato dato il via a una nuova iniziativa battezzata Piazza WiFi Italia.
Come si spiega sul sito del Ministero dello Sviluppo Economico (MISE), Piazza WiFi Italia può prendere forma grazie a uno stanziamento di 45 milioni di euro che permetterà di portare punti WiFi gratis in tutti i comuni d’Italia dando priorità alle località con popolazione inferiore a 2.000 abitanti e alle zone colpite dal terremoto del 2016.
Con Piazza WiFi Italia il MISE vuole quindi “resuscitare” l’iniziativa WiFi Italia coinvolgendo direttamente ANCI, l’Associazione Nazionale Comuni Italiani, e Infratel Italia che provvederà alla realizzazione dei punti WiFi nonché alla loro configurazione, gestione e manutenzione per un periodo non inferiore a tre anni.
Rispetto al recente passato, infatti, la novità è che i comuni possono autocandidarsi per ricevere il supporto di Infratel al fine del dispiegamento dei punti di accesso WiFi. Le candidature possono essere trasmesse dalla pagina creata allo scopo.
A distanza di un mese dalla presentazione dell’iniziativa Piazza WiFi Italia si traggono già i primi bilanci con 2.035 comuni che hanno finora aderito. In 581 casi sono già state firmate le convenzioni con Infratel che avviano la procedura per l’installazione degli hotspot WiFi sul territorio.
I soggetti che fossero dotati di una propria rete (Comuni, Città metropolitane, Province, Regioni) sono invitati a “federarla” al progetto Piazza WiFi Italia in modo tale da metterla a disposizione della collettività.
Usando le stesse credenziali d’accesso il cittadino, precedentemente registratosi sul sistema, potrà navigare senza limiti in tutte le aree del Paese in cui è installato un “hotspot statale”.
La sperimentazione è appena partita da un comune della provincia di Teramo, Torricella Sicura, e proseguirà – almeno nella fase iniziale – con Accumoli, Amatrice, Antrodoco, Borbona, Borgo Velino, Castel Sant’Angelo, Cantalice, Cittaducale, Cittareale, Leonessa, Micigliano, Poggio Bustone, Posta, Rivodutri e Rieti.
Al momento non è stata diffusa la lista dei comuni che hanno siglato la convenzione con Infratel. Restano pochi gli hotspot WiFi al momento indicati sulla mappa.
Piazza WiFi Italia è un progetto separato rispetto all’iniziativa europea WiFi4EU che mette sul tavolo 15.000 euro per ciascun comune italiano interessato all’installazione di una rete wireless pubblicamente accessibile e fruibile: WiFi4EU, il ritorno: via alle candidature dal 7 novembre.
Entro il 2020 i fondi europei saranno erogati a un totale di 8.000 comuni con una serie di bandi che si susseguiranno nel corso del tempo. Per il momento sono 224 i comuni italiani ad essersi aggiudicati, ciascuno, i 15.000 euro di stanziamento europeo: la lista completa è consultabile cliccando qui.
Quasi sicuramente, una volta realizzate le reti, esse saranno fatte a loro volta confluire nel progetto Piazza WiFi Italia in modo da consentire l’accesso con le medesime credenziali.