WiFi 6 o WiFi 802.11 ax è il più recente standard wireless approvato dalla Wi-Fi Alliance: permette di trasferire dati fino a 9,6 Gbps più che raddoppiando la massima velocità teorica supportata dal WiFi 5. In un altro articolo abbiamo parlato delle velocità realisticamente ottenibili con i vari standard.
WiFi 6, però, utilizza le medesime frequenze dei predecessori (2,4 e 5 GHz); per fare “il salto di qualità” e avere la possibilità di allestire connessioni wireless ancora più performanti è stato ritenuto necessario prevedere l’utilizzo di una terza banda di frequenze, questa volta sui 6 GHz. WiFi 6E funzionerà proprio sui 6 GHz anche in Europa e presto anche da noi verranno commercializzati i primi router quadri-band (banda 2,4 GHz + due bande sui 5 GHz + banda sui 6 GHz).
WiFi 6E introduce per la prima volta dopo 12 anni una nuova banda sulla quale potranno eventualmente operare tutti i dispositivi compatibili e superare i 10 Gbps in fase di trasferimento dati.
Dopo l’apertura degli Stati Uniti al WiFi 6E, la Commissione Europea ha dato indicazioni ai Paesi membri per muoversi in tal senso.
Tra USA ed Europa ci sono alcune differenze: mentre Oltreoceano la Federal Communications Commission (FCC) ha autorizzato l’utilizzo di ben 1200 MHz per le comunicazioni WiFi 6E, in Europa lo spettro complessivamente impegnabile è stato limitato a 480 MHz sulla banda dei 6 GHz.
Nell’ultimo numero della Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea la Commissione stabilisce che in tutti gli Stati membri potrà essere utilizzata per WiFi 6E esclusivamente la banda 5.945-6.425MHz. Le frequenze dovranno essere rese disponibili per gli utenti su base non esclusiva entro il 1° dicembre 2021.
La decisione si applica solo ai dispositivi LPI (Low Power Indoor) e VLP (Very Low Power portable): a differenza degli Stati Uniti il funzionamento a potenza standard per i dispositivi interni ed esterni non è consentito entro i confini dell’Unione Europea.
Come avevamo osservato quando parlammo dell’avvio dell’implementazione di WiFi 6E dal 20 maggio 2021, non si possono inoltre superare i 23 dBm EIRP di potenza trasmissiva in ambienti chiusi (compresi gli hotspot installati nei veicoli) che scendono a 14 dBm EIRP all’esterno.
In una nota appena diramata la Wi-Fi Alliance ha osservato che la decisione della Commissione Europea contribuirà a far progredire le opportunità per la connessione grazie alla diffusione dei dispositivi compatibili WiFi 6E. “Wi-Fi Alliance è impegnata nel supportare le Autorità regolatorie europee per sviluppare un quadro normativo che faciliti l’accesso allo spettro necessario per sostenere un ecosistema WiFi in continua espansione“.