La Wi-Fi Alliance, organizzazione nata nel 1999 e formata da alcune tra le più importanti aziende impegnate nel settore delle comunicazioni wireless con l’obiettivo di sovrintendere all’adozione di uno standard unico a livello mondiale, ha tolto il velo – in questi giorni – dal programma “Wi-Fi Certified Passpoint“. La nuova iniziativa mira ad offrire uno strumento che possa permettere agli utenti di passare da un hotspot Wi-Fi all’altro senza troppe difficoltà, similmente a quanto accade nel caso della telefonia mobile quando si passa da una cella radio all’altra.
“Wi-Fi Certified Passpoint” può essere considerato come il tentativo di gettare le basi per uno standard, universalmente approvato, che possa facilitare l’interoperabilità tra un hotspot wireless e l’altro, realizzati da produttori differenti.
Il beneficio più naturale che potrebbe pervenire dall’impiego del programma “Wi-Fi Certified Passpoint“, potrebbe riguardare la procedura di autenticazione alle reti Wi-Fi. Ad esempio, per accedere alla maggior parte dei network pubblici è oggi necessario inserire delle credenziali e seguire alcuni passi per ottenere il libero accesso alla rete wireless. Con “Wi-Fi Certified Passpoint“, l’ingresso potrebbe avvenire istantaneamente grazie ad una serie di meccanismi di autenticazione che opererebbero in modo trasparente per l’utente: le metodologie che verrebbero sfruttate sarebbero le più diverse. Si parla di un “via libera” sulla base di una serie di controlli effettuati sulla SIM card e sull’uso dei certificati digitali. Secondo i membri della Wi-Fi Alliance, l’accesso alle reti wireless avverrebbe in modo molto semplice, senza utilizzare il browser ed anche da parte di dispositivi di fascia più bassa.
La Wi-Fi Alliance si occuperà di verificare la compatibilità con le nuove specifiche dei dispositivi realizzati dai vari produttori e procederà poi al rilascio delle certificazioni.