WhatsApp: una nazione ripristina l'app dopo due anni di divieto

L'Iran rimuove dopo due anni il blocco su WhatsApp e Google Play, aprendo uno spiraglio verso un internet più libero.

In Iran, WhatsApp e Google Play tornano finalmente accessibili. La decisione, annunciata dai media statali, rappresenta un passo importante per ridurre le rigide restrizioni online imposte nel Paese. Per anni, milioni di persone sono state costrette a usare VPN per aggirare i divieti su molte piattaforme.

Secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa IRNA, il via libera è arrivato dopo una votazione guidata dal Presidente Masoud Pezeshkian. “Abbiamo deciso di eliminare le limitazioni su alcune piattaforme popolari come WhatsApp e Google Play“, ha dichiarato l’agenzia. Il Ministro della Tecnologia, Sattar Hashemi, ha definito questo momento come “il primo passo verso un internet più aperto”.

L’Iran è da tempo noto per i controlli rigidi sull’accesso alla rete. Almeno per il momento sembra essere questa l’unica apertura in quanto altre piattaforme come YouTube, X e Facebook sono ancora bloccate. Durante le proteste antigovernative, i social media sono stati spesso utilizzati per organizzare manifestazioni e diffondere informazioni, una realtà che ha spinto le autorità a mantenere il pugno di ferro sulle piattaforme digitali.

Un cambiamento atteso

La decisione di revocare i blocchi su WhatsApp e Google Play arriva anche dopo le pressioni internazionali. Lo scorso settembre, gli Stati Uniti avevano chiesto alle grandi aziende tecnologiche di trovare soluzioni per superare la censura nei Paesi con restrizioni pesanti, tra cui l’Iran. Ora resta da vedere se questa apertura sarà estesa anche ad altre piattaforme.

Per milioni di iraniani, questa novità potrebbe rappresentare un piccolo passo verso una maggiore libertà digitale. Tuttavia, la strada per un accesso illimitato a internet sembra ancora lunga. Proprio da questa vicenda si nota come ci siano ancora diverse barriere tra i vari paesi del mondo, soprattutto per quanto riguarda le varie attività legate al web. Altre realtà ad oggi vietano WhatsApp e il Play Store di Google, ma difficilmente torneranno sui loro passi proprio come ha fatto l’Iran in questi giorni.

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