Di recente avevamo parlato del nuovo listino prezzi applicato da WhatsApp per l’utilizzo della celeberrima applicazione di instant messaging sugli smartphone, sui tablet e sui dispositivi mobili in generale (Whatsapp: beghe privacy e “canone di abbonamento”).
Sino ad oggi si era parlato di un differente “piano tariffario” per gli utenti di Android e per quelli di device a cuore Apple iOS. Invece, così come recentemente annunciato nel caso del sistema operativo del robottino verde, la società chiederà il medesimo obolo anche agli utenti di iPhone ed iPad.
Entro la fine dell’anno, come confermato dal CEO di WhatsApp, Jan Koum, gli utenti iOS che vorranno utilizzare l’applicazione potranno farlo liberamente, senza alcuna limitazione, per un anno poi – se vorranno continuare a farne uso – dovranno versare un piccolo importo, inferiore ad un dollari (probabilmente 79 centesimi di euro così come nel caso di Android).
Si tratta di una sorta di “canone” annuale che permetterà alla società di mantenere uno standard elevato per i propri servizi. Attraverso Whatsapp vengono infatti inviati miliardi di messaggi al giorno: la statistica aggiornata parla di 17 miliardi di messaggi quotidiani (7 miliardi inviati; 10 miliardi ricevuti). Una escalation vertiginosa se si pensa che solamente ad ottobre 2011 i messaggi erano un miliardo al giorno, ad aprile 2012 due miliardi e ad agosto 2012 dieci miliardi. Oltre cento milioni sarebbero gli utenti di Whatsapp attivi su base giornaliera: se anche solo questi versassero “l’obolo” richiesto, si arriverebbe rapidamente ai 100 milioni di dollari d’introiti, una cifra enorme se paragonata al finanziamento inziale di 8 milioni di dollari ricevuti da Sequoia Capital.
Koum ha poi rivelato che WhatsApp non diverrà mai un’applicazione desktop e che gli sviluppatori continueranno a concentrarsi e a lavorare alacremente sull’ottimizzazione delle versioni destinate ai vari dispositivi mobili.
L’integrazione di una funzionalità per inviare video in streaming attraverso WhatsApp sarebbe al vaglio dei tecnici dell’azienda ma nulla di tutto ciò sarà implementato nel corso di quest’anno. Bocca cucita, invece, sull’eventualità di un’acquisizione, ventilata da alcuni analisti.