Per milioni di persone la messaggistica istantanea sui propri dispositivi mobili è sinonimo di WhatsApp. Nonostante la concorrenza (leggasi Telegram) offra funzionalità che guardano maggiormente alla tutela della privacy e Pavel Durov abbia ripetutamente puntato il dito contro il client di messaggistica di proprietà di Facebook (vedere WhatsApp non potrà mai essere un’app sicura: parola dell’ideatore di Telegram), WhatsApp resta l’applicazione della sua categoria più usata in assoluto.
Considerata l’enorme popolarità di WhatsApp, Facebook intende lanciare a breve – entro sei mesi – un sistema per effettuare transazioni rapide: WhatsApp Pay.
WhatsApp Pay consentirà di pagare il conto del ristorante o del bar ma anche di scambiare denaro tra utenti. Uno strumento che nelle mire di Facebook dovrebbe presto diventare indispensabile ed essenziale per la stragrande maggioranza degli utenti.
A WhatsApp Pay dovrà essere abbinata una carta di credito o un conto corrente bancario: semplicemente avvicinando lo smartphone compatibile al POS si potrà autorizzare il trasferimento di denaro. In alternativa, è possibile richiedere versamenti diretti a favore di altri utenti di WhatsApp.
L’azienda fondata da Mark Zuckerberg non ha mai nascosto la volontà di voler diventare un punto di riferimento nella gestione dei pagamenti online. Di recente è stata proposta la crittovaluta Libra che dopo l’interesse iniziale da parte di soggetti quali Visa, Mastercard, PayPal e eBay, è stata poi progressivamente “scaricata”, soprattutto dopo le pressioni esercitate da governi -soprattutto europei – e banche centrali: Zuckerberg difende Libra e respinge le accuse: d’ora in avanti non se ne occuperà più Facebook.
Con WhatsApp Pay Facebook proverà a fare breccia nei “cuori” degli utenti di tutto il mondo partendo da mercati come l’India ed estendendo successivamente il servizio agli Stati Uniti e ai Paesi europei.