WhatsApp, l’app per la messaggistica istantanea di proprietà di Facebook, e Telegram sembrano essere ai ferri corti.
Con il rilascio dell’ultimo aggiornamento di WhatsApp, qualunque link che punti a Telegram (sito web ufficiale o pagine che ne parlano) non viene più trattato come gli altri.
Da più parti, l’azione degli sviluppatori di WhatsApp sembra deliberatamente orientata a penalizzare la concorrenza rappresentata da Telegram.
Lo sviluppatore Jernej Virag spiega ad esempio di aver scoperto, nel codice sorgente di WhatsApp, alcune righe che confermano “il trattamento di sfavore” che sarebbe stato riservato a Telegram:
#WhatsApp code decompilation actually shows that they target all domains with "telegram" in it specifically. pic.twitter.com/cW6vQU4j2f
— Jernej Virag (@jernejv) 1 Dicembre 2015
Al momento i portavoce di WhatsApp non si sono ancora espressi sulla vicenda. E da parte loro, frattanto, gli autori di Telegram gettano ulteriore benzina sul fuoco spiegando che la pagina ufficiale Facebook dell’applicazione sarebbe stata improvvisamente rimossa, senza fornire alcun tipo di spiegazione (vedere questo commento).
Telegram, va detto, è ampiamente lontano dalla base di utenti attivi che oggi WhatsApp può vantare. Mentre la piattaforma di proprietà di Facebook conta circa 900 milioni di utenti attivi su base mensile, Telegram ancora non supera i 60 milioni anche se il numero di messaggi scambiati è cresciuto a dismisura dal miliardo di febbraio ai 12 miliardi di settembre scorso.
Negli articoli Ecco le alternative a WhatsApp: comparativa con Hangouts, WeChat, LINE, Telegram e Viber e Alternativa a WhatsApp sicura e con cifratura end-to-end abbiamo fatto riferimento a diverse alternativa a WhatsApp, tra cui anche Telegram.