WhatsApp diventa più grande e deve rispettare gli obblighi del DSA: cosa cambia

Il Digital Services Act (DSA) mira a modernizzare la regolamentazione dei servizi digitali in Europa, imponendo requisiti severi alle piattaforme con almeno 45 milioni di utenti attivi. WhatsApp diventa un VLOP e deve rispettare norme più rigorose, soprattutto riguardo ai suoi "Canali".

Il provvedimento chiamato DSA (Digital Services Act), in vigore in Europa, mira a modernizzare e regolare i servizi digitali, stabilendo norme più rigorose per garantire la sicurezza, la trasparenza e la responsabilità delle piattaforme online. A conformarsi alle regole sono chiamate tutte le piattaforme che hanno almeno 45 milioni di utenti attivi su base mensile. Il 14 febbraio 2025, WhatsApp ha prodotto un documento ufficiale – condiviso con le Autorità europee – in cui ammette di aver superato la soglia, a fronte di un totale di 46,8 milioni di utenti attivi mensilmente nell’ultimo semestre del 2024 nei “Canali”, nell’ambito dei territorio dell’Unione Europea.

Perché WhatsApp parla di “Canali”?

I responsabili della piattaforma di messaggistica di proprietà di Meta parlano di Canali WhatsApp (WhatsApp Channels) con riferimento alla specifica funzionalità che migliora la comunicazione unidirezionale con un vasto pubblico. Si tratta dello strumento che consente agli amministratori di inviare aggiornamenti, notizie e contenuti multimediali a utenti iscritti, senza che questi ultimi possano rispondere direttamente, creando così un flusso di comunicazione chiaro e organizzato.

Dal momento che i Canali WhatsApp possono essere paragonati a una sorta di social network, prodotti sui quali il legislatore europeo ha posto la sua attenzione, è proprio questo il dato che Meta ha voluto condividere.

WhatsApp non è infatti obbligata a condividere i dati relativi agli utenti attivi nelle chat private ai sensi del DSA, poiché la normativa si applica ai servizi che hanno un impatto significativo sulla diffusione di contenuti pubblici o semi-pubblici. I Canali WhatsApp rientrano in questa categoria, mentre altre caratteristiche no.

Cosa cambia con WhatsApp diventato un VLOP ai sensi del DSA

I cosiddetti VLOP (very large online platforms) e VLOSE (very large online search engines) sono le piattaforme che devono rispettare la normativa DSA in Europa.

Con il superamento della soglia dei 45 milioni di utenti attivi, WhatsApp diventa a tutti gli effetti un VLOP e, limitatamente ai Canali, la piattaforma è a questo punto chiamata a rispettare regole ancora più ferree.

DSA impone ai VLOP di implementare meccanismi che consentano agli utenti di segnalare contenuti illeciti e fornire strumenti per la rimozione o la prevenzione di tali contenuti. Inoltre, le aziende sono vincolate da normative più severe riguardo all’uso dei dati per la pubblicità mirata, in particolare per quanto riguarda gli annunci rivolti ai bambini.

Come spiegato nel documento informativo sul DSA redatto dalla Commissione Europea, WhatsApp è chiamata ad apportare alcune modifiche. Tra i vari adempimenti, citiamo anche la necessità di sottoporsi a un audit annuale, di condividere dati con la Commissione e le autorità nazionali per monitorare la conformità, di consentire l’accesso ai dati della piattaforma ai ricercatori autorizzati, per contribuire alla rilevazione e comprensione dei rischi sistemici nell’Unione Europea.

WhatsApp, infatti, già mette a disposizione strumenti per la segnalazione dei contenuti e proprio il 16 febbraio 2025 ha aggiornato la sua policy sulla privacy. Si legge infatti: “abbiamo aggiunto informazioni relative al nostro trattamento in conformità agli obblighi di natura legale previsti dal DSA“. I punti che abbiamo citato, invece, potrebbero richiedere una serie di interventi addizionali.

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