Sebbene sia nato come strumento principalmente destinato a un’utenza privata quindi al mercato consumer, WhatsApp è cambiato tanto nel corso degli anni. Basti pensare a WhatsApp Business e all’integrazione di strumenti di ecommerce destinati alle piccole e micro imprese.
Abbiamo anche visto come con WhatsApp Business si possa usare WhatsApp senza numero telefonico mobile specificando una numerazione fissa, cosa particolarmente utile per aziende e professionisti che vogliono restare sempre in contatto con i loro clienti.
Posto che WhatsApp è sempre più utilizzato anche per lavoro, l’azienda direttamente controllata da Facebook-Meta ha deciso di introdurre una nuova funzionalità nel client di messaggistica istantanea che ha uno stampo spiccatamente “social”.
La novità si chiama WhatsApp Community e si tratta di uno strumento che permette a organizzazioni, istituzioni scolastiche, associazioni locali ed enti no profit di aggregare più gruppi separati in un unico gruppo omnicomprensivo. Era stata presentata in anteprima ad aprile 2022 ma adesso è pronta per il debutto in grande stile.
L’idea è quella di creare comunità articolate con la possibilità, da parte degli amministratori, di inviare messaggi a tutti gli utenti oppure a singoli sottogruppi.
Si possono quindi definire gruppi di discussione più piccoli, specifici per argomento, pur mantenendo il controllo su un’intera comunità nel suo complesso.
“A nostro avviso, Community consentirà ai presidi delle scuole di comunicare più facilmente con i genitori, inviando le circolari da leggere e impostando i gruppi secondo classi specifiche, attività extra scolastiche o esigenze di volontariato“, si legge in una nota diramata da WhatsApp. Ma al di là degli utilizzi in ambito didattico, le possibilità offerte da WhatsApp Community sono molteplici: ogni “comunità” può accogliere infatti fino a 1.024 partecipanti mantenendo inalterato l’utilizzo della crittografia end-to-end.
Con WhatsApp Community vengono introdotte una serie di nuove funzionalità che vanno ad arricchire la piattaforma di messaggistica usata da oltre 2 miliardi di utenti in tutto il mondo: ci sono controlli di amministrazione migliorati, il supporto per sottogruppi e gruppi di annunci, per un numero massimo di 32 partecipanti nelle chiamate vocali e video, la condivisione di file fino a 2 GB di “peso”, l’introduzione delle reazioni come emoji e i sondaggi.
Alcune delle funzionalità sviluppate per WhatsApp Community, come le reazioni emoji, la condivisione di file di grandi dimensioni e la possibilità per gli amministratori di eliminare i messaggi erano già state introdotte sulla piattaforma WhatsApp prima del lancio di oggi.
La società controllata da Meta afferma adesso che sondaggi, videochiamate con 32 partecipanti e gruppi di dimensioni maggiori saranno supportati anche al di fuori delle “community”.
Differenza tra gruppi Facebook e comunità WhatsApp
Mentre i gruppi di Facebook sono spesso utilizzati da soggetti che non si conoscono direttamente ma che condividono un interesse comune, le comunità di WhatsApp sono pensate per essere utilizzate da membri che di solito hanno qualche tipo di legame “nel mondo reale”.
L’utilizzo di WhatsApp è basato sul numero di telefono: ciò significa che diversamente da Facebook le persone che si uniscono alle “community” hanno già una certa familiarità l’una con l’altra poiché potrebbero essersi scambiati numeri di telefono o aver condiviso il proprio contatto telefonico con un amministratore del gruppo.
Nelle comunità di WhatsApp, tuttavia, i numeri di telefono vengono nascosti pubblicamente e restano visibili solo agli amministratori e ad altri membri degli stessi sottogruppi.
Inoltre, a differenza dei gruppi Facebook che possono essere cercati sulla piattaforma, le community WhatsApp sono nascoste: non sarà disponibile una funzione di ricerca e l’accesso è solo su invito.
Gli amministratori delle chat di gruppo WhatsApp già esistenti possono rendere un gruppo una community oppure possono scegliere di creare la community da zero. Gli amministratori hanno anche il potere di aggiungere membri ai gruppi o possono inviare link di invito che consentono ad altri di diventare membri della community.
WhatsApp: chiamate di gruppo fino a 32 partecipanti, allegati fino a 2 GB e reazioni
Com’è già possibile fare da tempo con Telegram e con altri client concorrenti, WhatsApp aveva introdotto qualche tempo fa il supporto per le reazioni: gli utenti possono esprimere la propria opinione su un messaggio o sul contenuto di un allegato inviando una emoji, senza “inondare” le chat con nuovi messaggi. Com’è noto, basta tenere premuto su un messaggio WhatsApp e scegliere la reazione da inviare.
Anche il supporto per gli allegati di dimensione fino a 2 GB ha contribuito a rendere WhatsApp uno strumento sempre più adatto per condividere file pesanti, anche a scopo lavorativo, senza per forza doversi orientare su strumenti di terze parti.
Abbiamo già visto come inviare file pesanti via email e trasferire file di grandi dimensioni a distanza in modo diretto.
Purtroppo resta in auge la limitazione di WhatsApp che non permette l’invio di video più pesanti di 16 MB: ciò ha come conseguenza il fatto che i contenuti multimediali di dimensioni maggiori risultano tagliati tra circa 90 e 180 secondi di durata. È possibile inviare i video come allegati, sotto forma di “documenti”, ma essi devono essere necessariamente gestiti con un riproduttore multimediale esterno (non vengono gestiti in-line nelle chat di WhatsApp).
La moderazione delle chat permette invece agli amministratori dei gruppi di rimuovere messaggi inappropriati o problematici da tutte le chat, in modo semplice, immediato e diretto.
In un altro articolo abbiamo presentato quelli che secondo noi sono i trucchi WhatsApp più utili e meno conosciuti.