I messaggi effimeri di WhatsApp erano stati oggetto di feroci critiche: che senso ha che i messaggi inviati si autodistruggano dopo 7 giorni?
Per placare le polemiche e allinearsi un po’ di più a ciò che fanno da tempo i rivali, WhatsApp ha annunciato oggi una modifica al funzionamento dei messaggi effimeri che permettono di inviare comunicazioni che scompaiono automaticamente.
Per tutte le nuove chat uno-a-uno avviate dall’utente o da un’altra persona è possibile impostare una scadenza a partire da 24 ore. Non si parla ancora della cancellazione dei messaggi trascorso un secondo dalla lettura da parte del destinatario ma è già un passo in avanti considerando che WhatsApp ha esteso la nuova funzionalità anche alla creazione di gruppi.
WhatsApp avverte che l’utilizzo dei messaggi che si autodistruggono non esclude che il destinatario possa inoltrare il contenuto ad altri soggetti prima della scadenza impostata o farne uno screenshot.
Ancora una volta, quindi, la novità non sembra rivoluzionare davvero le modalità di utilizzo di WhatsApp e offrire un livello di sicurezza aggiuntivo. Avrebbe avuto più senso, forse, introdurre una modalità di chat segreta con l’impossibilità di creare screenshot basando la rimozione automatica dei messaggi dalle chat non sulla data e ora di invio ma sul momento in cui viene visualizzato il messaggio dal destinatario.
Come avveniva fino ad oggi, per usare la funzionalità basta toccare sul nome della persona con cui si sta colloquiando su WhatsApp, selezionare Messaggi effimeri quindi selezionare 24 ore, 7 giorni o 90 giorni come scadenza per tutti i messaggi che si invieranno.
Portandosi nelle impostazioni di WhatsApp, scegliendo Account, Privacy, Timer predefinito messaggi si ha d’ora in avanti la possibilità di inviare tutti messaggi effimeri.
Anche le immagini visualizzabili una sola volta in WhatsApp che sono state presentate ad agosto 2021 seguono un po’ lo stesso cliché dei messaggi effimeri. Sono davvero utili? Secondo noi, poco.
Anche in questo caso la gestione rafforzata delle immagini a tutela della privacy degli utenti andava forse inserita nella Chat segreta cui facevamo menzione in precedenza.
Merita invece una menzione speciale la decisione di proteggere i backup end-to-end su Google Drive e Apple iCloud. L’utilizzo della crittografia end-to-end per i backup WhatsApp sul cloud evita che soggetti terzi, in primis i gestori dei servizi di storage online possano leggere i contenuti delle chat private.