WhatsApp, a breve l'assistente AI sarà in grado di ascoltare gli utenti

L'interazione tra WhatsApp e l'intelligenza artificiale va avanti, adesso a MetaAI si potranno inviare dei messaggi vocali.

Si sta parlando molto della forte integrazione che sta avvenendo tra WhatsApp e l’intelligenza artificiale di Meta, azienda che ne detiene ogni diritto. Gli utenti hanno potuto provare già diverso tempo fa la possibilità di avere a che fare con l’IA del colosso in chat, ma ora si parla di altre implementazioni.

Di recente, Meta AI, l’assistente gratuito del gigante della tecnologia disponibile in Facebook, Instagram, Messenger e appunto WhatsApp, è stato distribuito agli utenti di tutto il mondo. Ora sembra che Meta stia lavorando a nuovi modi per far interagire gli utenti con Meta AI, in particolare all’interno della celebra amo di messaggistica.

WhatsApp: un nuova funzionalità consente di condividere messaggi vocali con Meta AI

La più recente versione beta di WhatsApp per Android, con il numero di versione 2.24.16.10, ora disponibile sul Google Play Store, rivela una nuova funzionalità che consente di inviare messaggi vocali direttamente a Meta AI.

Al momento, solo alcuni beta tester con l’ultima versione beta di WhatsApp per Android possono avere accesso alla funzionalità. Più utenti però, almeno secondo quanto riportato, dovrebbero avervi accesso nelle prossime settimane.

Come mostrano alcuni screenshot, è stato aggiunto un nuovo pulsante per inviare messaggi vocali. Ciò consente ai beta tester di comunicare facilmente con Meta AI tramite comandi vocali, un aggiornamento molto utile che dunque migliora la possibilità fino a poco fa disponibile solo con l’interazione mediante testo.

Aggiungere l’opzione per parlare con Meta AI era necessario. Ci sono infatti chatbot AI rivali come ChatGPT e Gemini di Google che offrono già funzionalità simili. È un’aggiunta utile che velocizza la comunicazione. In questo modo si potrà letteralmente parlare con l’intelligenza artificiale di Meta, il tutto tramite WhatsApp e senza dover fare ricorso ad altre piattaforme. Al momento non si sa quando la funzionalità diventerà ufficiale pianta stabile, ma il momento sembra vicino.

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