Western Digital, grazie anche alle diverse acquisizioni di aziende specializzate tra cui quella di HGST, ha continuato a innovare in un settore – quello degli hard disk tradizionali – che da molti viene considerato ormai “stagnante”.
La società californiana ha appena dimostrato di poter fare da volano per gli ulteriori futuri sviluppi dello storage su hard disk magnetomeccanici. I tecnici di Western Digital hanno infatti svelato una tecnologia, chiamata Microwave Assisted Magnetic Recording (MAMR), che consentirà di creare dischi fissi della capacità di 40 Terabyte entro il 2025.
Il funzionamento si basa sulla generazione di un campo a microonde pilotato da un oscillatore spin torque. Sfruttando la risonanza, l’oscillatore può incrementare la quantità di informazione memorizzabile per pollice quadrato spendendo un quantitativo di energia inferiore rispetto ai sistemi fino ad oggi utilizzati.
Oltre la tecnica Perpendicular Magnetic Recording (PMR), oggi si stanno adoperando anche SMR (Shingled Magnetic Recording) e HAMR (Heat-Assisted Magnetic Recording).
Di SMR abbiamo più volte parlato descrivendo il funzionamento dei più moderni e costosi hard disk a elio: questa tecnica prevede che le tracce possano essere parzialmente sovrapposte a quelle vicine senza introdurre alcuna corruzione dei dati, facendo leva su una struttura che ricorda le tegole di un tetto.
HAMR fa uso del calore e in particolare di un laser che modifica lo stato fisico delle celle di memoria. Il problema è che questo sistema (“pensato” addirittura negli anni ’50) è molto complesso e costoso da gestire.
MAMR sembra quindi essere la risposta migliore, una tecnica che consentirà nei prossimi anni di aumentare significativamente la densità dei tradizionali hard disk.
Se PMR consente di memorizzare 1,1 terabit per pollice quadrato e SRM si spinge fino a 1,4 terabit, MAMR dovrebbe consentire di stipare più di 4 terabit per pollice quadrato.
Le prime unità MAMR dovrebbero arrivare già nel 2019 seppur destinate solo agli utenti business e con capacità sicuramente lontane dall’obiettivo del 40 TB previsto per gli anni successivi. Western Digital dovrebbe quindi riuscire ad incrementare le capacità del 15% a cadenza annuale.