Western Digital non è entrata da moltissimo nel mercato degli SSD e lo ha fatto solo dopo l’acquisizione di SanDisk, uno dei nomi che hanno fatto la storia nel settore delle unità a stato solido. Basti pensare che SanDisk, nel lontano 1991 creò un SSD da 20 MB (megabyte!) di capienza proponendolo al prezzo di circa 1.000 dollari.
Utilizzando anche il know-how di HGST, acquisita nel 2012, Western Digital ha presentato oggi una nuova serie di SSD per il segmento professionale che andrà ad affiancare la gamma Green, Blue e Black (Western Digital presenta i suoi primi SSD).
I nuovi Ultrastart SS300 utilizzano i nuovi chip di memoria 3D NAND a 64 livelli della stessa Western Digital. Le unità SSD con memorie MLC useranno chip da 384 Gb mentre quelle TLC da 384 Gb. Questi ultimi saranno disponibili nei tagli da 480 GB fino a 7680 GB mentre i primi nei modelli da 400 GB fino ad arrivare a 3200 GB.
Capaci di garantire anche il supporto per la crittografia dei dati in hardware (algoritmo AES-256), i nuovi SSD sono contraddistinti da consumi energetici che non superano mai i 4,7 W.
Disponibili solamente nel formato da 2,5 pollici (spessore pari a 15 mm) con interfaccia SAS, gli SSD Western Digital per il mondo business consentono di trasferire dati fino a 2.100 MB/s.
In lettura e scrittura random 4K, le prestazioni indicate dai tecnici di Western Digital sono, rispettivamente, di 200.000 e 285.000 IOPS.
La durabilità è uno degli aspetti sui quali Western Digital si è maggiormente concentrata: i modelli basati su chip MLC garantiscono la scrittura, senza problemi, di un minimo di 7 Petabyte fino a un massimo di 59 Petabyte di dati. Gli SSD TLC, invece, da 0,9 Petabyte fino a 14 Petabyte.
Nell’articolo Hard disk o SSD, caratteristiche e differenze abbiamo messo in luce le principali difformità tra SSD basati su chip MLC e unità equipaggiate con memorie di tipo TLC.