Sappiamo che Western Digital utilizza da tempo colori differenti per chiarire agli acquirenti per quali tipi di impiego sono raccomandati in vari modelli di hard disk e unità SSD immessi in commercio: Western Digital: differenza tra hard disk e SSD Blue, Green, Red, Black, Purple e Gold.
La ricetta one-size-fits-all non funziona affatto per il mondo dello storage ed è quindi essenziale che gli utenti, a seconda delle proprie necessità, acquistino i prodotti più adatti.
Western Digital e altri produttori di unità di memorizzazione dati hanno però recentemente commesso uno “scivolone”: Scandalo hard disk SMR che non funzionano più in RAID: Western Digital risponde. Se non altro proprio per ciò che riguarda la comunicazione con i clienti.
Nel caso di Western Digital, in particolare, unità WD Red sulla carta adatte per l’installazione all’interno di server NAS sono risultate essere di tipo SMR (shingled magnetic recording) anziché CMR (conventional magnetic recording).
Un aspetto non da poco perché le unità SMR sono state concepite per offrire una maggiore capacità a costi inferiori ma non dovrebbero mai essere utilizzate per attività di scrittura intensive (ad esempio sui NAS impostati in configurazione RAID: Evitare perdite di dati: come configurare RAID).
In queste ore Western Digital ha voluto porre rimedio al problema segnalato da diversi utenti presentando la nuova linea di prodotti WD Red Plus.
Come viene specificato in questo documento, alla gamma WD Red Plus appartengono tutte le unità dell’azienda di capacità compresa tra 1 e 14 TB di tipo CMR quindi adatte all’inserimento all’interno di dispositivi NAS.
Si tratta dei prodotti consigliati per le attività di I/O più intensive, ad esempio in configurazioni che usano il file system ZFS, anche nelle infrastrutture delle piccole e medie imprese. Per i clienti ancora più esigenti, l’architettura CMR continuerà a essere usata nella linea WD Red Pro.