Western Digital ha presentato le sue nuove memorie iNAND progettate e realizzate per i dispositivi mobili che integrano modem 5G.
Le reti mobili di quinta generazione saranno infatti abilitanti per una serie di applicazioni che finora erano limitate dalla larghezza di banda disponibile in mobilità (vedere ad esempio 5G: quali le potenzialità e i campi applicativi delle reti di nuova generazione) ma richiederanno ovviamente che i componenti hardware per lo storage dei dati siano all’altezza della situazione.
Il rischio è infatti quello che una memoria digitale rappresenti un collo di bottiglia per la gestione dei dati, comprese le attività di streaming e registrazione video in 4K e 8K.
Le iNAND di Western Digital poggiano su UFS 3.1, la versione più recente dello standard approvata all’inizio di febbraio (UFS 3.1, le principali novità per le memorie interne dei prossimi dispositivi mobili) che consente trasferimenti di dati fino a 800 MB/s sulle unità compatibili.
Western Digital è uno dei primi produttori a supportare la funzionalità Write Booster di UFS 3.1 prevedendo l’integrazione e l’utilizzo nelle memorie iNAND di una piccola cache SLC in modo da migliorare significativamente le performance in scrittura, esattamente come avviene con i moderni SSD.
La memoria iNAND EU521 di Western Digital sarà disponibile da marzo nei “tagli” da 128 e 256 GB: non si tratta di un prodotto destinato agli utenti finali bensì ai produttori di dispositivi mobili top di gamma che intendano attrezzarsi in vista dell’implementazione dei nuovi modem 5G e del dispiegamento delle reti mobili di quinta generazione su scala globale che consentiranno velocità teoriche di trasferimento dati fino a 10 Gbps per singolo device e soprattutto il miglioramento della latenza (dovrebbe attestarsi sull’ordine del millisecondo).