La durata della batteria dello smartphone è uno di quei problemi che viene quotidianamente affrontato da chiunque utilizzi un simile dispositivo. E più è intensivo l’utilizzo dello smartphone, più l’autonomia della batteria sembra ridursi rapidamente.
Negli ultimi mesi abbiamo più volte dato conto di nuove tecnologie volte alla produzione di batterie più efficienti, capaci di durare di più rispetto alle attuali soluzioni.
Un gruppo di ricercatori accademici di tre diverse università coreane hanno però messo a punto un sistema che, via software, promette di aumentare la durata delle batterie e quindi l’autonomia dei dispositivi mobili basati su kernel Linux fino al 40%.
L’approccio utilizzato dal team di studiosi guidati dal professor You-jip Won consiste essenzialmente nell’ottimizzazione del cosiddetto journaling, meccanismo inserito in diversi file system moderni per preservare l’integrità dei dati (per proteggere le informazioni memorizzate, ad esempio, da eventuali improvvise cadute di tensione).
WALDIO (Write Ahead Logging Direct IO), questo il nome della proposta sud-coreana, si prefigge come obiettivo quello di ridurre al minimo il quantitativo di dati memorizzati ogni giorno nelle memorie flash che equipaggiano i dispositivi mobili.
“L’invio di un semplice messaggio di saluto di due caratteri – “Hi” – usando l’app per la messaggistica comporta la scrittura di almeno 48 KB di dati“, si spiega nel documento tecnico che illustra il funzionamento di WALDIO.
Anziché 2 bytes, sostengono i ricercatori, ne vengono memorizzati addirittura 48.000! Si tratta di un comportamento anomalo ben noto da tempo e battezzato “Journaling of Journal Anomaly“.
Tra SQLite ed il file system EXT4, infatti, vi è una relazione tutt’altro che armoniosa. Il journaling di EXT4, infatti, finisce per amplificare il numero di scritture nella memoria flash ogni volta che viene effettuata una chiamata al database SQLite.
Un elevato numero di scritture – di fatto inutili – contribuisce ad incidere negativamente sulla durata delle memorie flash e, di conseguenza, sulle loro performance (almeno sul lungo periodo). Contemporaneamente, attività di scrittura superflue provocano un altrettanto inutile consumo energetico, portando ad una più rapida riduzione dell’autonomia della batteria.
Won e i suoi hanno provato a risolvere il problema alla radice sviluppando appunto WALDIO, una nuova modalità journal per SQLite.
In tale modalità, infatti, i database SQLite vengono scritti ed aggiornati attivando operazioni I/O dirette, senza chiamare in causa il journaling di EXT4.
Secondo i ricercatori, che hanno effettuato test pratici su smartphone commerciali, la soluzione oggi proposta è efficace, è in grado di anche di migliorare le performance del dispositivo mobile e non introdurrebbe alcuna criticità dal punto di vista dell’integrità dei dati.
Nei seguenti articoli abbiamo pubblicato alcuni consigli per aumentare la durata della batteria e per superare situazioni di difficoltà:
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