Il Comitato interministeriale per la programmazione economica (CIPE) nella seduta di ieri, 7 agosto, ha approvato una serie di provvedimenti tra cui due che permetteranno di velocizzare la diffusione della banda ultralarga nel Paese.
È stato infatti deciso il finanziamento degli interventi per la realizzazione del Piano BUL (Banda Ultralarga) nelle cosiddette aree grigie: 2,1 miliardi tra cui anche risparmi derivanti dai ribassi d’asta nelle due prime gare sulle “aree bianche” oltre a 1,3 miliardi per interventi a sostegno della domanda degli utilizzatori, a cominciare dalle famiglie ovvero i cosiddetti voucher.
Le aree grigie, lo ricordiamo, sono quelle zone geografiche in cui è presente un unico operatore di rete ed è improbabile che nel prossimo futuro sia predisposta un’altra rete da parte di un concorrente.
Dopo l’impegno di Infratel Italia sulle aree bianche, il governo intende stimolare la realizzazione di nuove infrastrutture, stimolare la concorrenza e favorire l’abbassamento dei prezzi agli utenti finali anche nelle aree grigie.
Il secondo punto (sblocco di 1,3 miliardi) prevede il lancio di appositi voucher che i cittadini potranno spendere per attivare connessioni in banda ultralarga.
Si tratta di fatto di veri e propri “sconti” sulla connettività di tipo una tantum che potranno essere utilizzati sia dalle famiglie che dalle imprese.
Per le aziende il contributo dello Stato potrebbe arrivare fino a 10.000 euro mentre per gli utenti privati aggirarsi intorno ai 150 euro.
Il governo avrebbe approvato anche voucher per attivare o migliorare la connessione in 39.000 scuole italiane.