Il Ministero dello Sviluppo Economico (MISE) ha recentemente lanciato un programma di incentivi statali per le piccole e medie imprese italiane intenzionate ad aggiornare la propria infrastruttura informatica e di rete.
Il voucher del MISE prevede il versamento alle imprese richiedenti di un importo non superiore a 10mila euro (nella misura massima del 50% del totale delle spese ammissibili), finalizzato appunto all’adozione di interventi di digitalizzazione dei processi aziendali e di ammodernamento tecnologico.
Il finanziamento statale può essere sfruttato per l’acquisto di software, hardware e/o servizi specialistici che consentano di:
– migliorare l’efficienza aziendale;
– modernizzare l’organizzazione del lavoro, mediante l’utilizzo di strumenti tecnologici e forme di flessibilità del lavoro, tra cui il telelavoro;
– sviluppare soluzioni di e-commerce;
– fruire della connettività a banda larga e ultralarga o del collegamento alla rete Internet mediante la tecnologia satellitare;
– realizzare interventi di formazione qualificata del personale nel campo ICT.
Gli acquisti dovranno essere effettuati dalle PMI successivamente alla pubblicazione sul sito web del Ministero del provvedimento adottato su base regionale.
La presentazione delle domande da parte degli interessati deve avvenire inderogabilmente entro le ore 17,00 di venerdì 9 febbraio 2018 usando questa piattaforma.
Per procedere bisognerà disporre del numero di iscrizione dell’azienda al Registro delle Imprese, di una carta CNS regolarmente attivata per l’autenticazione nonché di un indirizzo PEC valido e funzionante.
Nel caso in cui l’importo complessivo dei voucher concedibili risultasse superiore all’ammontare delle risorse disponibili (100 milioni di euro), il Ministero provvederà a ripartire le risorse in proporzione al fabbisogno derivante dalla concessione del voucher da assegnare a ciascuna impresa beneficiaria. Tutte le imprese ammissibili alle agevolazioni concorrono alla ripartizione delle risorse disponibili, senza alcuna priorità connessa al momento della presentazione della domanda.
Allo stato attuale, comunque, stando al numero delle domande sin qui presentate, sembra piuttosto improbabile il verificarsi di tale eventualità.