Il Tribunale di Roma ha riconosciuto che Wikimedia Foundation, la fondazione creata nel 2003 da Jimmy Wales, non può essere ritenuta responsabile per i contenuti pubblicati su Wikipedia. Per sua stessa natura, Wikipedia è infatti un’enciclopedia collaborativa che accoglie i contributi, in termini di contenuti, modifiche ed integrazioni, da parte degli utenti di tutto il mondo. Le informazioni contenute all’interno dell’enciclopedia sono quindi frutto del lavoro della comunità internazionale che ogni giorno aggiorna ed amplia le voci presenti nell’enciclopedia online.
I giudici romani hanno dato torto a Cesare Previti che si era scagliato contro Wikimedia Foundation lamentando la presenza, sulla pagina a lui dedicata, di informazioni diffamanti. Non dev’essere Wikimedia Foundation ad apportare le modifiche del caso proprio perché Wikipedia è un’enciclopedia libera, liberamente modificabile dai lettori. Lo stesso avvocato Previti avrebbe potuto modificare le informazioni riportate sul suo conto cliccando sul link Modifica.
Inoltre, in caso di informazioni non veritiere od addirittura ingiuriose, la responsabilità non va ricercata nel gestore del sito web ma eventualmente negli individui che hanno elaborato e pubblicato il testo (nel caso di Wikipedia, come accade nella maggior parte delle comunità online, l’IP di ciascun utente che apporta delle modifiche viene automaticamente registrato). Il Tribunale della capitale ha rilevato inoltre che Wikimedia Foundation è equiparabile ad un fornitore di hosting piuttosto che ad un editore: per questo motivo non può essere ritenuto responsabile per il materiale pubblicato online dagli utenti.
La fondazione di Jimmy Wales ha accolto con entusismo la decisione dei giudici di Roma pubblicando un lungo commento anche in lingua italiana (vedere questa pagina).
“Il Tribunale ha riconosciuto che la Wikimedia Foundation è molto chiara sul suo ruolo come fornitore di servizi di hosting e ha concluso che Wikimedia offre un servizio basato proprio sulla libertà degli utenti di compilare le voci dell’enciclopedia“, si legge nella nota. “Il Tribunale ha rilevato che la Wikimedia Foundation è esplicita sul fatto che, data la natura aperta e fluida dei progetti, non può garantire l’accuratezza dei contenuti disponibili su Wikipedia“. La nota prosegue spiegando che i giudici hanno concluso che “(…) il ruolo della comunità di utenti (piuttosto che della Wikimedia Foundation) nella creazione di contenuti, bilanciato dalla capacità del signor Previti di segnalare le proprie rimostranze direttamente alla comunità, solleva la Wikimedia Foundation dall’obbligo di fornire garanzie di accuratezza. I forum aperti e collaborativi come Wikipedia non potrebbero esistere se le organizzazioni che li ospitano fossero legalmente (e spesso finanziariamente) responsabili di ogni presunto errore che trova spazio sulle loro pagine. La capacità di diffondere, apprendere e condividere liberamente le conoscenze dipende dalla disponibilità di un luogo dove esse possano vivere e crescere. Decisioni come quelle del Tribunale civile di Roma in questo caso aiutano a garantire la sopravvivenza di Wikipedia, ed è per questo motivo che la decisione non è solamente una vittoria per la Wikimedia Foundation, ma anche per tutti coloro che usano i progetti di Wikimedia“.