Nell’ambito della class action intentata negli Stati Uniti nei confronti di Microsoft, correlata all’assegnazione dei bollini “Vista Capable”, un giudice federale ha ordinato che Steve Ballmer è tenuto a testimoniare. Il giudice ha rigettato le giustificazioni che erano state precedentemente addotte da Microsoft. La società fece presente come Ballmer non fosse assolutamente a conoscenza delle modifiche applicate sui requisiti hardware richiesti per l’attribuzione del riconoscimento “Vista Capable”.
Il giudice distrettuale statunitense Marsha Pechman ha stabilito che Ballmer dovrà incontrarsi con gli avvocati della parte ricorrente entro 30 giorni, limitando a tre ora la durata massima della deposizione.
Steve Ballmer, con una sua dichiarazione, aveva fatto presente di non essere stato in alcun modo coinvolto nelle decisioni operative connesse con il programma “Vista Capable”. “Non sono stato coinvolto nello stabilire i requisiti richiesti per l’assegnazione del bollino Vista Capable. Inoltre, non ho partecipato alla formulazione di alcuna strategia di marketing a proposito del programma Vista Capable“.
Microsoft citò invece Jim Allchin e Will Poole, che hanno lasciato l’azienda, rispettivamente, nei mesi di Gennaio 2007 e Settembre 2008, come le persone maggiormente coinvolte nelle decisioni relative all’attribuzione del bollino “Vista Capable”.
Il giudice Pechman ha dichiarato come le eccezioni sollevate dall’accusa possano far pensare ad un ruolo più partecipe anche da parte di Steve Ballmer.
Maggiori dettagli sulla questione “Vista Capable” che all’epoca del lancio di Vista provocò non pochi malumori, sono consultabili facendo riferimento a questa pagina.