Vision Pro: anche Apple al lancio userà app iPad non modificate

Inizialmente Apple non rilascerà le versioni riprogettate di app di come Podcast, Notizie o Calendario per Vision Pro.
Vision Pro: anche Apple al lancio userà app iPad non modificate

Non sarebbe un grande shock se la maggior parte delle “oltre 1 milione” di app con cui Apple afferma che Vision Pro verrà lanciato saranno per lo più solo versioni esistenti di iPad o iPhone. Ma ciò che sorprende un po’ è che lo saranno anche alcune delle grandi app proprietarie di Apple, tra cui Podcast, Notizie, Calendario e Promemoria. Ad affermarlo è il sempre informato Mark Gurman di Bloomberg, nella sua newsletter Power On. Secondo l’analista, infatti, la massiccia presenza di app non riprogettate per iPad potrebbe ostacolare il successo del visore di Apple. Tuttavia, Gurman nota che Apple ha dichiarato che molte delle app per iPad saranno automaticamente disponibili per l’app store visionOS, a meno che gli sviluppatori non scelgano di rinunciarvi.

Vision Pro: molti sviluppatori terzi “boicotteranno” il nuovo visore Apple

Le ragioni dietro a tale strategia potrebbero essere diverse. Secondo Gurman creare nuovi software per visionOS è molto costoso. Alcuni sviluppatori vogliono aspettare per vedere se Vision Pro avrà davvero successo prima di impegnarsi nella realizzazione di app dedicate. Inoltre, altri ritengono che le loro applicazioni non si adattino bene all’ambiente di realtà mista di visionOS, che fa molto affidamento sui gesti e sui movimenti degli occhi. Altri ancora si lamentano anche delle politiche di revisione, delle tariffe e di altre pratiche dell’App Store di Apple. Ciò potrebbe stare alla base del “boicottaggio” di Vision Pro da parte di diversi sviluppatori.

Anche le grandi aziende hanno dichiarato di non voler sviluppare app native per Vision Pro. Tra queste vi sono ad esempio YouTube e Netflix, che hanno anche deciso di non consentire l’esecuzione delle proprie app per iPad sul visore. Il lancio di Vision Pro è già disponibile in preordine negli Stati Uniti, al prezzo di 3499 dollari (con spedizioni dal 2 febbraio). Considerando lo scarso supporto da parte degli sviluppatori terzi, la partenza non sembra essere delle migliori. La parola passa ora agli utenti, che con il proprio feedback potrebbero celebrare o stroncare del tutto il dispositivo.

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