I produttori di soluzioni per la virtualizzazione si stanno misurando, testa a testa, per guadagnare nuove fette di mercato. Se VMware cerca di mantenere la leadership, Microsoft fa un passo falso mentre realtà meno conosciute come Virtual Iron Software e XenSource tentano di guadagnare maggiore notorietà.
Microsoft ha infatti posticipato agli inizi del prossimo anno l’aggiornamento per il suo Virtual Server che supporterà le funzionalità hardware per la virtualizzazione in corso di sviluppo sui processori Intel e AMD. L’uscita dell’aggiornamento – il Service Pack 1 per Virtual Server 2005 R2 – era pianificata per l’ultimo quadrimestre 2006.
La tecnologia per la virtualizzazione sarà parte integrante anche di Longhorn Server, versione “server” di Windows Vista, il cui lancio è per il momento previsto per il 2008 e permetterà di ottenere prestazioni migliori rispetto a Microsoft Virtual Server o a GSX di VMware grazie ad una strettissima collaborazione con il processore.
L’obiettivo di Microsoft è quello di integrare le tecnologie per la virtualizzazione all’interno del sistema operativo: secondo i portavoce dell’azienda, gli utenti potranno fruire di un software a costo zero senza la necessità di acquistare soluzioni di terze parti.
Con un annuncio fatto pressoché contemporaneamente alla partenza del LinuxWorld di Boston, Microsoft ha annunciato che fornirà supporto a tutti i clienti che decideranno di eseguire macchine Linux mediante Virtual Server 2005 R2.
Da VMware, che nel corso di questa settimana aprirà il formato con cui le sue “macchine virtuali” vengono memorizzate sul disco fisso agli sviluppatori software di terze parti, si fa notare come i clienti richiedano soluzioni ormai provate, consolidate ed assolutamente affidabili.
Sono i vendors di più piccole dimensioni a darsi sempre più da fara: Virtual Iron toglierà il velo questa settimana alla terza versione del suo software, strettamente legato con le soluzioni opensource messe a disposizione da XenSource.
Microsoft stessa sta stringendo una temporanea alleanza con XenSource fornendo all’azienda, sotto licenza d’uso, il suo formato “Virtual Hard Disk”. Il prodotto Xen 3.0 può così generare sia macchine virtuali Windows sia macchine Linux mentre XenEnterprise gestire ed eseguire macchine virtuali generate sia dal Virtual Server di Microsoft sia da Xen stesso.
Virtualizzazione: soluzioni differenti a confronto
I produttori di soluzioni per la virtualizzazione si stanno misurando, testa a testa, per guadagnare nuove fette di mercato.