Il riscaldamento globale, l’aumento degli incendi boschivi e altri segnali preoccupanti stanno segnando gli ultimi anni. Nella lotta per preservare il nostro pianeta, però, potrebbe esservi anche un alleato inaspettato, ovvero la tecnologia.
La startup Virant Planet si sta muovendo in questo senso, digitalizzando le mappature e sfruttando l’Intelligenza Artificiale per aiutare vigili del fuoco e autorità per gestire al meglio potenziali incidenti climatici, come esondazioni e incendi.
A descrivere l’operato della startup è la fondatrice e CEO, Allison Wolff, che ha recentemente partecipato a un podcast di TechCrunch. Secondo Wolff è importante saper bilanciare la gestione del territorio, bilanciando produzione alimentare, sicurezza umana e protezione di biodiversità e risorse naturali.
Nel podcast, Wolff ha spiegato come gran parte delle analisi di settore sono ancora ferme a mappe cartacee, talvolta poco aggiornate e accurate. Un approccio più moderno alla mappatura, dunque, potrebbe risultare fondamentale per evitare, o perlomeno ridurre, disastri legati al clima.
Vibrant Planet uno strumento potenzialmente utilissimo per vigili del fuoco e protezione civile
Vibrant Planet è un servizio offerto come abbonamento annuale, basato sulla tecnologia cloud e sul lavoro dell’IA rispetto ai database dei territori.
Attraverso l’analisi di questo servizio sarà possibile rimuovere alberi e vegetazione che possono costituire un potenziale pericolo per incendi o corsi d’acqua, evitando dunque situazioni di potenziale pericolo.
Per Wolff “Vibrant Planet è una piattaforma tecnologica e scientifica che sta creando quello che definiamo come un quadro operativo comune per la resilienza agli incendi e della natura“.
La stessa ha poi proseguito spiegando come il termine quadro operativo comune sia stato preso “in prestito” dal settore militare e dai vigili del fuoco. Il senso di queste parole, infatti, trasmette un certo senso di urgenza.
Vibrant Planet, seppur apprezzabile, non è la prima iniziativa che abbina l’IA alla filosofia green. In tal senso, per esempio, è possibile citare il progetto Green Light di Google.