Dopo una lunga contesa tra Apple e Spotify, la compagnia di Cupertino sembra aver ceduto. La piattaforma di streaming musicale potrà infatti mostrare informazioni sui prezzi in-app agli utenti iPhone residenti nell’Unione Europea.
La battaglia legale, durata diversi anni, sembra ora volgere in favore di Spotify. Da oggi, il servizio potrà mostrare offerte promozionali, informazioni sui prezzi e informazioni riguardanti i vari livelli di abbonamento. Una possibilità in precedenza impossibile secondo le direttive di Apple, dettate anche della mancata adesione al Music Streaming Services Entitlement del servizio in questione. Questo accordo va a regolare il modo in cui le app di streaming musicale in UE informano possono informare gli utenti rispetto le loro offerte.
Nonostante Spotify non possa ancora inserire link per portare gli utenti ad acquisti esterni all’App Store, per la piattaforma si tratta comunque di una grande vittoria. Apple, per poter integrare link esterni, chiede infatti il pagamento di una commissione alquanto elevata che Spotify non ha alcuna intenzione di pagare.
La lunga diatriba tra Spotify e Apple continua, ma oggi la piattaforma svedese ottiene una vittoria importante
In una dichiarazione ufficiale Spotify ha affermato come, sebbene quanto ottenuto sia un traguardo importante, risulti solo un piccolo passo verso la possibilità di un trattamento equo per sviluppatori e possessori di iPhone.
Le politiche di Apple rispetto alle app di streaming musicale nel contesto UE sono cambiate all’inizio di aprile, poco dopo una multa di 1,84 miliardi di euro per aver ostacolato la concorrenza nel contesto dello streaming musicale su App Store. Una sanzione molto pesante, anche per una delle aziende tecnologiche più importanti al mondo che fa registrare fatturati da capogiro.
Nonostante quanto avvenuto possa segnare un punto importante nei confronti del servizio svedese, di certo le scintille tra le due compagnie non sembrano destinate a finire, perlomeno a breve. Di recente, per esempio, Apple ha attaccato Spotify affermando che la piattaforma ha smesso di innovare da tempo.