Gli sviluppatori dei browser di Google, Microsoft e Mozilla stanno avvertendo già da un po’ i gestori di siti e chi realizza applicazioni Web circa i problemi che potrebbero presentarsi quando, tra qualche mese, Chrome, Edge e Firefox raggiungeranno la versione 100.
I tre browser web si presenteranno con uno user agent che per la prima volta contierrà un numero a tre cifre.
Ma cos’è lo user agent? Si tratta di una stringa con cui ogni browser si presenta ai server remoti e contiene ad esempio il nome e numero di versione del browser stesso, il motore di rendering utilizzato oltre che le informazioni sul sistema operativo in uso (nome e piattaforma).
Nel 2020 Google ha dichiarato di voler abbandonare lo user agent in Chrome ma al momento ciò non è ancora accaduto anche perché molte applicazioni Web si affidano proprio alla verifica della stringa per controllare con che tipo di client hanno a che fare. Inutile dire che lo user agent può essere facilmente modificato e falsificato tanto che è un parametro inutilizzato per le attività di fingerprinting.
Lo user agent può servire per diversificare il comportamento di una pagina Web sulla base dello specifico client in uso. Per alcune attività si continua a usarlo, ad esempio per capire come e quando i crawler dei motori di ricerca si presentano sul sito, ma per il resto il controllo della stringa user agent è molto meno “gettonato” da parte degli sviluppatori Web che si servono ad esempio delle media query per adattare il corpo della pagina e gli elementi visualizzati al client di ciascun utente.
E allora da dove arrivano tutte queste preoccupazioni? Semplicemente dal fatto che ad agosto 2021 Mozilla e Google hanno avviato un esperimento per verificare se il passaggio alla release 100 quindi alle tre cifre potesse causare qualche problema sul Web.
Nel corso di entrambi i test Mozilla e Google hanno individuato un ristretto numero di siti Web che non funzionavano correttamente presentandosi con uno user agent contenente il numero di versione a tre cifre.
Molte librerie comunemente usate per verificare e gestire gli user agent sono state nel frattempo aggiornate in modo da tenere conto dell’imminente passaggio alla release 100 e successive. Gli sviluppatori Web sono comunque invitati a verificare il comportamento delle nuove versioni dei browser con le rispettive applicazioni: il consiglio è quello di installare le versioni Canary di Chrome ed Edge.
In alternativa si può forzare l’attuale versione stabile di Chrome a presentarsi con 100 come numero di versione digitando chrome://flags/#force-major-version-to-100
nella barra degli indirizzi e attivando la corrispondente impostazione.
Nel caso di Firefox si può scaricare e installare una versione Nightly del browser, accedere al menu delle impostazioni, cercare Firefox 100 e spuntare l’opzione che permette di modificare la stringa user agent.
Per verificare l’avvenuta modifica si può digitare my user agent nella casella di ricerca di Google: si leggerà la stringa user agent con la quale ci si presenta su qualunque sito Web.
Mozilla e Google continueranno ad eseguire verifiche fino al rilascio della versione 100 dei rispettivi browser il 29 marzo per Chrome e il 3 maggio per Firefox.