Registriamo una dichiarazione al vetriolo rilasciata da Gabe Logan Newell, cofondatore ed amministratore delegato di Valve, storica società da anni attiva (la sua costituzione risale al 1996) nel settore dei videogiochi. “Nel segmento dei personal computer, Windows 8 si rivelerà una vera e propria catastrofe“, ha sentenziato Newell precisando che si sta già pensando, in azienda, ad una netta sterzata verso il mondo Linux. Il motivo del abbandono ventilato dal numero uno di Valve sembra determinato, più che da questioni prettamente tecniche, dall’eccessiva “chiusura” del nuovo sistema operativo targato Microsoft. Il colosso di Redmond sta infatti legando Windows 8, a doppio filo, con Xbox Live, un’operazione che potrebbe duramente danneggiare il business di Valve, con la sua piattaforma Steam (usata per la gestione e la distribuzione via Internet di una vasta gamma di giochi).
Ecco perché l’interesse è adesso puntato verso Linux, sistema operativo che – nelle mire di Valve – può fungere da volano per l’acquisizione di nuove quote di mercato. Valve, da parte sua, cercherà di trasformare la concezione del “pinguino” come un sistema storicamente poco adatto per eseguire videogiochi di ultima generazione. Per dimostrarlo, ha spiegato Newell, Valve porterà su Linux alcuni titoli: il primo sarà Left 4 Dead 2 ma, molto probabilmente, ne seguiranno degli altri.
L’adozione dell’interfaccia Metro, con l’integrazione del nuovo Windows Store di Microsoft, non è quindi affatto piaciuta. Un negozio online gestito unicamente dalla società di Steve Ballmer non viene accettato con benevolenza perché, secondo Valve, renderà ancora più chiuso il sistema operativo.