Alla fine Facebook ha deciso di legarsi ancora più saldamente con la controllata Oculus: a breve, infatti, usare i dispositivi per la realtà virtuale sarà molto più complicato se non si effettuerà il login con un account Facebook.
Stando a quanto riporta la stessa Oculus sul suo blog, a partire da ottobre 2020 gli utenti saranno invitati a unire il loro account combinandolo con quello di Facebook. La modifica non sarà comunque repentina e gli utenti avranno a disposizione più di due anni (fino al 1° gennaio 2023) per provvedere in tal senso.
Trascorso questo periodo transitorio, i visori Oculus continueranno a funzionare ma non con tutti i giochi e le applicazioni.
L’invito a collegare i propri dispositivi Oculus con l’account Facebook è per il momento destinato agli attuali utenti. Chi acquista un qualsiasi visore dovrà d’ora in poi effettuare il login direttamente con il proprio account Facebook.
Dal social network si spiega che si tratta di una misura che sarà vantaggiosa per l’utente in quanto renderà più facile la connessione tra i contatti.
“L’uso di un profilo di realtà virtuale supportato da un account Facebook e da un’identità verificata aiuta a proteggere la nostra comunità e fornisce ulteriori strumenti di integrità“, si spiega dall’azienda fondata da Mark Zuckerberg che assicura piena protezione della privacy degli utenti.
Era soltanto questione di tempo perché Facebook iniziasse a integrare le funzionalità di Oculus all’interno del social network. La realtà virtuale, tra l’altro, è un “punto fisso” di Zuckerberg: Facebook è già in grado di riconoscere automaticamente i volti degli sconosciuti e di mostrare informazioni sulla loro identità e le rispettive preferenze attingendo al suo vastissimo database. Ne parlavamo nel 2015: Deepface: Facebook già in grado di riconoscere volti.
Sono ovviamente le regolamentazioni vigenti a proibire qualunque simile utilizzo commerciale: Microsoft: le tecnologie per il riconoscimento facciale devono essere regolamentate.
In ogni caso, stando alle informazioni che abbiamo ricevuto, sembra che Facebook stia preparando la presentazione di una nuova linea di visori per la realtà virtuale a settembre.
Portal diventa uno strumento utile a far breccia nelle aziende
Sfruttando la necessità, per molte realtà aziendali, di spingere sul lavoro a distanza e sullo smart working, Facebook sembra voler utilizzare il suo schermo intelligente Portal (vedere Facebook lancia Portal e Portal TV anche in Italia: di che cosa si tratta) come una sorta di “cavallo di Troia” per entrare anche nelle imprese.
A partire da settembre i possessori di Portal potranno utilizzare Zoom, Webex, BlueJeans e GoToMeeting per avviare videoconferenze e parteciparvi istantaneamente.
Il supporto nativo per le applicazioni di videochiamata di terze parti consentirà di contare su tutte le principali funzionalità di Portal come il tracciamento degli oggetti che vengono costantemente mantenuti al centro dell’inquadratura anche quando si muovono all’interno di una stanza. Le varie app potranno essere protette mediante l’uso di un PIN così da assicurarsi che solo gli utenti autorizzati possano avviarle.
I dispositivi Portal che ai tempi del lancio non fecero “il botto” (in larga parte per via dell’incidente Cambridge Analytica) vengono adesso considerati come strumenti estremamente pratici da usare in un’epoca di epidemia da Coronavirus.
Portal+, con il suo enorme schermo girevole da 15,6 pollici, sembrava piuttosto goffo mentre oggi viene rivalutato.
Facebook vuole a questo punto “rilanciare” e capire cos’altro potrebbe fare un secondo schermo dedicato sulla scrivania dei professionisti e degli utenti aziendali. Portal, infatti, può essere reso ancora più intelligente esaminando l’ambiente in cui è utilizzato e il contesto in cui si trova.
Da parte loro i portavoce di Zoom hanno precisato che non stanno collaborando solo con Facebook per l’integrazione del loro software in Portal ma che l’applicazione per le videoconferenze debutterà presto anche su Amazon Echo Show e Google Nest Hub Max.