Durante le ultime ore starebbe andando in scena qualcosa degno dei migliori film d’azione e di spionaggio di Hollywood. Gli USA infatti sarebbero partiti alla caccia di un virus in grado di sabotare le loro operazioni in ambito militare. Si tratterebbe di un malware cinese, almeno secondo quanto riporta il New York Times.
L’autorevole giornale, che a sua volta cita alcune fonti molto importanti, ha tirato in ballo l’intelligence USA. Gli 007 al servizio del Pentagono credono che questo malware possa portare alla Cina informazioni e potere utili per rallentare o addirittura distruggere eventuali dispiegamento militari. Tutto ciò risulta particolarmente delicato soprattutto alla luce di quanto sta accadendo tra Pechino e Taiwan.
Malware come una bomba ad orologeria: gli USA sono preoccupati
Attualmente alcuni membri del Congresso USA avrebbero definito il malware una bomba ad orologeria. I suoi effetti potrebbero infatti scoppiare da un momento all’altro, essendo un virus nascosto all’interno delle reti di energia, delle forniture d’acqua, dei sistemi di comunicazione e di molti altri aspetti all’apparenza occulti.
In particolar modo preoccupa la possibilità che questo codice maligno possa abbattersi proprio sulle reti idriche ed elettriche di cui le basi militari si servono. Tutto questo accade poi in un momento storico molto particolare, durante il quale gli Stati Uniti hanno approvato l’invio di armi per 345 milioni di dollari in favore di Taiwan, in cattivissimi rapporti con la Cina.
Quest’ultima si è subito opposta manifestando la sua ira. Il governo cinese ha infatti dichiarato di essere contrario ai legami militari e soprattutto alla vendita di armi.
La Cina inoltre ha invitato gli Stati Uniti a smetterla di creare nuovi fattori che possono sviluppare tensione mettendo a rischio pace e stabilità all’interno dello stretto di Taiwan. Insomma la storia è alle battute iniziali e potrebbe sfociare in qualcosa di ben più grande di quello che si sente durante queste ore.