Una ricerca rivela come il 66.6% dei malware viene diffuso via file PDF

Settore industriale sotto assedio, attacchi malware aumentati del 238% nell'ultimo biennio secondo la ricerca di Palo Alto Networks

Secondo uno studio portato avanti da Palo Alto Networks, azienda impegnata nell’ambito della sicurezza informatica, il 66,6% dei malware viene diffuso attraverso file con estensione PDF.

Il rapporto in questione comprende un’analisi dettagliata dei tipi più comuni di malware e delle relative strategie adottate per favorirne la diffusione. Se quanto appena affermato dimostra quanto gli allegati e-mail PDF risultino pericolosi, esistono anche altri numeri allarmanti legati a tale ricerca.

Linux, considerato un sistema operativo alquanto sicuro, ha visto un incremento di attacchi tra il 2021 e il 2022 pari al 55%.

Questo cambio di rotta rispetto al passato è dettato prevalentemente da due fattori: in primis, la maggior parte di server e servizi cloud si basa su piattaforme con tale OS. In seconda battuta, gli utenti Linux tendono a sottovalutare i pericoli informatici, offrendo più spazio d’azione ai cybercriminali.

I tipi più comuni di minacce contro questo sistema operativo risultano essere:

  • botnet, con quasi la metà delle segnalazioni (circa il 47%);
  • coinminer (21%);
  • backdoor (11%).

Stando ai dati raccolti, gli utenti che visitano siti Web per adulti e servizi finanziari hanno maggiori rischi di finire vittima di un attacco informatico.

Il settore industriale preso di mira: attacchi malware aumentati del 238% negli ultimi due anni

Ciò che preoccupa maggiormente gli esperti sono i malware ideati e utilizzati per attaccare il settore industriale.

Se si parla del settore manifatturiero o di servizi di pubblica utilità, nel biennio 2021-2022 si è registrato un aumento degli attacchi pari al 238%. Facile intuire come, sia sotto il punto di vista dell’immagine che dei beni/servizi offerti, si parla di danni enormi per le singole aziende.

Sotto questo punto di vista, l’introduzione di ChatGPT sembra aver favorito i cybercriminali.

Sean Duca, Regional Chief Security di Palo Alto Networks ha affermato “Poiché milioni di persone utilizzano ChatGPT, non sorprende che assistiamo a truffe relative a questa chatbot, che sono esplose nell’ultimo anno, poiché i criminali informatici approfittano del clamore intorno all’intelligenza artificiale. Tuttavia, il fidato PDF di posta elettronica è ancora il modo più comune con cui i criminali informatici distribuiscono malware“.

Numeri alquanto preoccupanti dunque, che dimostrano quanto sia importante agire preventivamente, con una suite di sicurezza all’altezza della situazione e con una più generica informazione rispetto ai tanti rischi del Web.

Fonte: cxotoday.com

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