Un noto videogioco ironizza su CrowdStrike e Microsoft

Il caso CrowdStrike/Microsoft arriva anche in uno shooter game molto popolare, Helldivers 2.

Il caso CrowdStrike continua a tenere banco, e non potrebbe essere altrimenti visto il disastro informatico di pochi giorni fa. Oggi l’azienda di sicurezza informatica ha fornito la sua spiegazione ufficiale su quanto accaduto, ma nel frattempo altri stanno approfittando dell’argomento di tendenza per, in un modo o nell’altro, far parlare di sé. È il caso ad esempio del popolare videogioco Helldivers 2.

In Helldivers 2 c’è stato un disastro informatico come quello scatenato da CrowdStrike

Nonostante il ricordo dei disagi (sono stati segnalati problemi anche con sistemi bancari, strutture ospedalieri e aeroporti) faccia ancora perdere il controllo a coloro che, anche indirettamente, sono stati colpiti dall’aggiornamento difettoso che ha mandato in tilt oltre 8 milioni di macchine Windows, l’emergenza è ora rientrata. Meglio strappare un sorriso, avranno pensato gli sviluppatori di Arrowhead Game Studios.

Come hanno fatto notare alcuni utenti su Reddit, il team di sviluppo svedese sta ironizzando su quanto accaduto tramite il suo shooter game di successo, Helldivers 2. Nel videogioco, infatti, i giocatori vengono informati del fatto che un aggiornamento di sicurezza informatica ha messo KO i sistemi di sorveglianza di Destroyer e che ai tecnici viene chiesto di riavviare 15 volte ogni computer interessato.

Helldivers 2 - CrowdStrike Microsoft

A chiunque abbia seguito con più attenzione la vicenda non saranno sicuramente sfuggiti i due riferimenti. Il primo è quello dell’aggiornamento di sicurezza buggato. Ma il secondo? È ovviamente quello dei 15 riavvii. Sì perché Microsoft, nelle arroventate ore di quel 19 luglio 2024 che in tanti faranno fatica a dimenticare, agli utenti che utilizzavano i server cloud di Azure ha consigliato come soluzione anche quella di riavviare i sistemi fino a 15 volte.

Sembrerà una banalità, e infatti i social network sono stati immediatamente inondati di meme a riguardo, ma in base alle testimonianze, circa il 50% dei tentativi sembrerebbe essere andato a buon fine. Una strategia “brutale”, ma per molti efficace.

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