Del Samsung Galaxy S III abbiamo abbondantemente parlato nei giorni scorsi (ved. questi nostri articoli). Stamattina avevamo tracciato un breve identikit del nuovo smartphone evidenziandone le caratteristiche salienti e le peculiarità da tenere a mente (ved. questa notizia). L’unico dato che mancava all’appello, però, era quello relativo al prezzo: Samsung, infatti, non aveva ancora lasciato intendere in che modo si sarebbe orientata sull’aspetto legato ai costi.
I responsabili della società coreana hanno rivelato nelle scorse ore l’informazione che tutti attendevano: il Galaxy S III sarà commercializzato al prezzo di 699 euro, almeno sul mercato italiano e nella versione con la memoria da 16 GB. E più di un potenziale acquirente ha fatto un sobbalzo sulla sedia ritenendo il costo del super-device davvero troppo impegnativo pur trattandosi di un top di gamma, non solo tra i prodotti a marchio Samsung ma, allo stato attuale, prendendo in esame l’intera categoria dei telefoni a cuore Google Android.
Sondando l’umore sui principali social network appare chiaro come l’utenza pensasse ad un prezzo più contenuto per il dispositivo, anche in forza del fatto che – sembra – negli altri Paesi il device potrebbe costare sostanzialmente meno (addirittura, in qualche caso, anche 599 euro). Nonostante il costo “oneroso”, non è escluso che le principali catene di distribuzione – già accordatesi con Samsung per la vendita del Galaxy S III – possano tentare di proporre offerte speciali e promozioni. Per ora sono noti i nomi di tre società della grande distribuzione coinvolte nell’operazione: Marcopolo Expert, Unieuro e MediaWorld.
Restano anche da verificare le offerte che saranno presentate dai principali operatori telefonici italiani: al solito, in questi casi, ci saranno profili tariffari flessibili che dietro il versamento di un canone mensile permetteranno di accaparrarsi lo smartphone dell’azienda coreana senza dover estrarre dal portafoglio sette banconote di colore verde.
La prova del mercato, con il Galaxy S III che anche in Italia dovrebbe debuttare il prossimo 29 maggio, darà indicazioni immediate sull’accoglienza da parte di un pubblico, quello italiano, che complessivamente si trova a vivere in una congiuntura economica decisamente avversa.