E’ ripresa quest’oggi la battaglia che vede schierate, una contro l’altra, Unione Europea e Microsoft. La corte di giustizia lussemburghese ha dato messo in programma ben cinque giorni per ascoltare l’appello presentato dal colosso di Bill Gates nei confronti di quanto le era stato imposto precedentemente. Oltre ad una multa di 497 milioni di euro, l’Antitrust Europeo aveva imposto a Microsoft di rendere disponibile sul mercato una seconda versione del suo sistema operativo, priva però di Media Player e di mettere a disposizioni dei “concorrenti” alcune informazioni tecniche relative a Windows così da facilitare l’interoperabilità del sistema con le soluzioni di terze parti. Microsoft nel suo appello vuole sottolineare come in giudizio in realtà vi sia il diritto di ogni azienda di difendere i propri diritti intellettuali.
Sebbene la commissione europea si ritiene certa che quanto emanato nel 2004 non subirà mutamenti, dal colosso di Redmond si dichiara che sotto esame vi è se le aziende possano migliorare i propri prodotti sviluppando nuove funzionalità oppure se una realtà di successo debba essere costretta a consegnare la sua proprietà intellettuale ai concorrenti.
L’udienza si concluderà il prossimo Venerdì, purtuttavia i tredici giudici che seguono il caso non dovrebbero pronunciarsi prima di un altro anno. Bruxelles e Redmond sono da tempo ai ferri corti: Microsoft viene accusata di non essersi allineata alle disposizioni del 2004 e, dallo scorso Dicembre, viene minacciata un’ammenda fino a due milioni di euro al giorno.
UE - Microsoft: inizia una nuova udienza
E' ripresa quest'oggi la battaglia che vede schierate, una contro l'altra, Unione Europea e Microsoft.