Non bastavano le accuse di Google nei confronti di Microsoft per pratiche anti-concorrenziali relative al cloud rese note a fine giugno 2023. Ad attaccare il colosso di Redmond ora è anche l’Unione Europea tramite l’organismo di vigilanza antitrust della Commissione europea che, secondo un report recentemente pubblicato in esclusiva dall’agenzia di stampa Reuters, starebbe considerando l’avvio di un’indagine antitrust a seguito di discussioni correttive infruttuose relative all’integrazione di Teams con la suite Microsoft Office.
Microsoft Office nel mirino dell’Unione Europea
Il watchdog dell’Unione non sarebbe riuscito a trovare una soluzione a un problema che è noto ad ambedue le parti dal 2020. In tale anno, infatti, Slack presentò un reclamo relativo all’imposizione dell’installazione di Teams con Microsoft Office all’acquisto della suite 365. Per Slack sarebbe necessaria la rimozione della piattaforma di videoconferenze dal pacchetto affinché venga offerto separatamente a prezzi commerciali equi.
I colloqui tra Microsoft e la Commissione Europea sono iniziati lo scorso anno, ma ora avrebbero raggiunto una fase di stallo in quanto l’organo dell’Unione starebbe cercando una riduzione di prezzo più sostanziale rispetto quella proposta e accettata dalla società americana.
La potenziale indagine antitrust, pertanto, porterebbe a un nuovo tentativo di controllare Big Tech con norme ad hoc, sfruttando circostanze specifiche per porre ulteriori paletti nei loro confronti. Un portavoce di Microsoft ha dichiarato: “Continuiamo a collaborare con la Commissione nelle sue indagini e siamo aperti a soluzioni pragmatiche che rispondano alle sue preoccupazioni e servano bene i clienti”. La società, però, al contempo rischia una multa fino al 10% del suo fatturato globale in caso di violazione delle norme antitrust dell’UE.