Mark Shuttleworth, fondatore di Canonical, ha da poco presentato alcune schermate d’anteprima della nuova versione dell’interfaccia grafica di Ubuntu. Dopo la scelta di passare a Unity, Shuttleworth ha spiegato come Ubuntu 11.10 – conosciuto col nome in codice di “Oneiric Ocelot” – introduca alcune modifiche all’interfaccia utente. Il magnate sudafricano ha citato, in primis, “scopes” e “lenses“: le prime possono essere pensate come sorgenti di dati che possono provenire da informazioni conservate offline oppure aggiornate online. Quanto visualizzato, sul desktop del sistema operativo, nell’area “scopes” potrà essere organizzato in più “categorie” in modo da individuare rapidamente i contenuti d’interesse. Quelle che per il momento sono state battezzate “lenses“, invece, offrono la possibilità di presentare in molti modi diversi tutti i dati provenienti dall’area “scopes“.
Shuttleworth vuol puntare sull’idea che le informazioni, sia oline che offline, possano e debbano essere ricercate in modo rapido ed intuitivo, mettendo nelle mani dell’utente degli strumenti per suddividerle in modo efficace.
Nell’ottica di migliorare ulteriormente l’usabilità di Ubuntu, dovrebbero poi essere introdotte delle modifiche relativamente alle funzionalità sino ad oggi impiegate per interfacciarsi con le varie finestre.
Un’immagine di anteprima dell’interfaccia di Ubuntu 11.10 è stata pubblicata, da Mark Shuttleworth, a questo indirizzo.
A partire dal rilascio di Ubuntu 11.10, inoltre, l’edizione Server della distribuzione Linux aggiungerà il supporto per l’architettura ARM che verrà poi esteso, a lungo termine, con il lancio di Ubuntu Server 12.04. Chris Kenyon (Canonical) ha spiegato che i ridotti consumi energetici garantiti dai processori ARM non possono essere sfruttati anche da Ubuntu rivelandosi oggi un fattore assolutamente importante.
Il rilascio della prossima versione definitiva di Ubuntu (11.10 “Oneiric Ocelot“) è previsto per il 13 ottobre.