Ubuntu evolverà verso un nuovo sottosistema grafico. Lo ha anticipato Mark Shuttleworth, fondatore di Canonical ed ideatore della distribuzione Linux, spiegando che Ubuntu abbandonerà – nel medio termine – “X Window System” (X11) migrando ad un altro gestore grafico. A prendere il posto di X11 sarà “Wayland“, un server grafico basato sulle librerie OpenGL che, secondo Shuttleworth, sarà in grado di migliorare nettamente l’esperienza di utilizzo di Ubuntu.
“Wayland” implementa un protocollo che consente alle applicazioni di comunicare con un componente chiamato “compositor” che si farà carico di interagire con l’hardware installato facendo leva sul kernel del sistema operativo. Il compito del “compositor” è quello di passare gli eventi legati ai dispositivi di input (tastiera, mouse, schermi touch e così via) alle applicazioni gestite, dette “client“. I client aggiornano le finestre di rispettiva competenza e si limitano ad informare il “compositor” circa la variazioni apportate ad un’area della finestra. Il “compositor” si fa carico di produrre l’effettiva modifica sullo schermo e gestisce le varie trasformazioni come ridimensionamenti e rotazioni di una finestra.
Il progetto “Wayland“, che sta rapidamente maturando, è stato promosso nel 2008 dallo sviluppatore di Red Hat Kristian Høgsberg. Lo sviluppo del server grafico è oggi coordinato da Freedesktop.org.
L’annuncio reso da Shuttleworth arriva a pochi giorni di distanza da quello relativo alla decisione di abbandonare il desktop environment GNOME in favore di Unity già a partire da Ubuntu 11.04.