Mentre la comunità open source si prepara al rilascio ufficiale di Ubuntu 25.04, previsto per il 17 aprile 2025, i primi benchmark pubblicati evidenziano un aspetto sorprendente: su hardware di fascia alta destinato ai sistemi server, in particolare con i chip AMD EPYC 9005 “Turin”, questa nuova release della popolare distribuzione Linux garantisce miglioramenti prestazionali a doppia cifra rispetto a Ubuntu 24.04 LTS. In alcuni casi, l’incremento di prestazioni supera addirittura il 70%.
Il distacco in termini di performance è rilevante sia rispetto a Ubuntu 24.04 LTS con HWE (Hardware Enablement), sia a Ubuntu 24.10. HWE si riferisce a un insieme di tecnologie e aggiornamenti che consentono al sistema operativo di supportare hardware più recenti, anche se rilasciati dopo la pubblicazione della versione LTS (Long Term Support) di Ubuntu. Questo avviene principalmente attraverso l’aggiornamento del kernel Linux e dello stack grafico.
Il segreto delle performance migliorate: AMD P-State e Linux 6.14
Ma qual è il motivo di un balzo prestazionale così marcato? Uno dei principali fattori che spiegano i miglioramenti prestazionali fino al 75% è l’adozione del driver AMD P-State, introdotto nel kernel Linux 6.13 e ora pienamente integrato in Ubuntu 25.04.
Il driver in questione consente una gestione energetica e delle frequenze di clock più efficace rispetto al tradizionale ACPI CPUFreq, particolarmente importante su CPU multi-core ad alte prestazioni come gli EPYC di quinta generazione.
ACPI CPUFreq è un componente del sistema di gestione della frequenza della CPU su Linux. Come suggerisce il nome, si avvale dell’Advanced Configuration and Power Interface (ACPI) per controllare la velocità di clock del processore. Il sistema consente di variare la frequenza operativa della CPU per ottimizzare il consumo energetico e le prestazioni in base alle esigenze del sistema.
Confronto AMD P-State e ACPI CPUFreq
Caratteristica | AMD P-State | ACPI CPUFreq |
---|---|---|
Tecnologia di base | Basato su CPPC (1) per gestione fine delle frequenze. | Basato su P-States hardware definiti in ACPI. |
Granularità della gestione | Frequenze continue e dinamiche. | Limitato a soli 3 stati (bassa, media, alta frequenza). |
Efficienza energetica | Più efficiente grazie a bassa latenza e adattabilità. | Meno efficiente a causa della gestione rigida delle frequenze. |
Interfaccia hardware | Utilizza registri MSR o memoria condivisa per comunicazione diretta. | Basato sull’interprete AML fornito dal firmware ACPI. |
Governor del kernel | Compatibile con schedutil e ondemand. | Supporta gli stessi governor, ma con precisione inferiore. |
Prestazioni | Migliori prestazioni per watt grazie alla gestione precisa. | Prestazioni inferiori rispetto ad AMD P-State. |
(1) Collaborative Processor Performance Control.
I P-States (Performance States) sono livelli predefiniti di prestazioni della CPU definiti dall’ACPI. Ciascun P-State rappresenta una combinazione di frequenza e tensione della CPU, con il numero di stati solitamente limitato a tre: massima prestazione, prestazione intermedia e risparmio energetico. Questo approccio è semplice ma poco flessibile, poiché le frequenze disponibili sono discrete e non permettono una gestione fine del carico del sistema. Con CPPC si accede a una gestione continua e fine delle frequenze, superando i limiti dei P-States discreti.
Lo schema AMD P-State garantisce inoltre migliori prestazioni per Watt grazie alla gestione più precisa dei workload sulla CPU; utilizza registri a bassa latenza (MSR) o memoria condivisa per comunicare direttamente con l’hardware.
Ubuntu 25.04 adotta inoltre il kernel Linux 6.14, che offre miglioramenti a livello di scheduling, supporto hardware e ottimizzazioni specifiche per le architetture moderne, comprese le ultime generazioni di CPU AMD e Intel.
Uno sguardo al futuro: benefici anche per Intel?
In conclusione, è bene osservare che Ubuntu 25.04 non è una release LTS quindi il suo supporto non supererà i 9 mesi dal momento del rilascio.
Anche se Ubuntu 25.04 mostra vantaggi tangibili per chi adotta architetture AMD EPYC “Turin”, per l’effettiva adozione su larga scala in ambienti mission-critical si dovrà attendere Ubuntu 26.04 LTS, prevista per aprile 2026.
È interessante notare che molte delle ottimizzazioni presenti in Ubuntu 25.04 non sono specifiche solo per AMD. Del kernel Linux 6.14 e del supporto per le architetture moderne potrebbero beneficiare anche le CPU Intel Xeon 6 “Granite Rapids”, attese nei prossimi mesi. I miglioramenti prestazionali potrebbero arrivare anche su hardware Intel di nuova generazione.