Twitter getta acqua sul fuoco per mettere la parola fine ad una questione che ha tenuto banco, per un paio di giorni, su centinaia e centinaia di siti d’informazione tecnologica a livello mondiale. Il sito di microblogging ha voluto precisare di non aver subìto alcun attacco e che le 55.000 credenziali d’accesso relative ad account Twitter che sono state pubblicate da parte di ignoti su Pastebin (vi suggeriamo, a tal proposito, la lettura di questo nostro articolo) non sono state rastrellate sui server dell’azienda. “Abbiamo effettuato delle indagini approfondite“, hanno spiegato i responsabili dell’azienda, “Twitter non è stato compromesso“. E si ribadisce, ancora una volta, come molte delle password rese pubbliche da un individuo che si è dichiarato membro del gruppo Anonymous, siano duplicate oppure riguardino account bloccati o comunque attivati in modo illegittimo.
Carolyn Penner, portavoce di Twitter, ha comunque voluto precisare che – per maggior sicurezza – tutte le password associate agli account utente che potrebbero essere stati affetti dal problema, sono state “resettate” d’ufficio. La Penner continua affermando che un gran numero di credenziali d’accesso apparse su Pastebin sono comunque totalmente scorrette: la portavoce del social network ideato da Evan Williams e Jack Dorsey non parla di password inventate, generate casualmente, ma sostiene che non vi è corrispondenza tra nomi utente e parole chiave.