Twitter ha annunciato l’acquisizione di Mixer Labs, società fondata da tecnici sino a qualche tempo fa impiegati nelle fila di Google. L’obiettivo della manovra consiste nell’arricchire, nel prossimo futuro, il celeberrimo social network di funzionalità di “geolocation“. La startup californiana Mixer Labs, infatti, mette a disposizione un servizio denominato “GeoAPI” che consente agli sviluppatori di applicazioni web di raccogliere ed eventualmente mostrare informazioni relative alla locazione geografica dalla quale gli utenti stanno usando il servizio.
Come spiega il CEO di Twitter, Evan Williams, l’integrazione della funzionalità di “geolocation” permetterà di stabilire, in tempo reale, dove si stanno verificando gli eventi descritti nei vari post (cinguettii) o comunque da quale luogo l’utente sta inviando degli aggiornamenti.
Il database di GeoAPI è già pingue: raccoglie infatti oltre 10.000 punti di interesse e l’elenco di 16 milioni di attività commerciali. Mixer Labs offre gratuitamente la possibilità di effettuare gratuitamente 20.000 interrogazioni al giorno facilitando così la nascita di servizi Web 2.0 evoluti.
Grazie all'”amalgama” di GeoAPI con Twitter, i cinguettii degli utenti potranno essere, ad esempio, suddivisi per aree d’interesse o si potranno rapidamente individuare le persone che inviano contributi da zone limitrofe.
GeoAPI offre il supporto per effettuare il cosiddetto “reverse geocoder” ossia la trasformazione di coordinate di GPS in indirizzi immediatamente interpretabili ed offre la possibilità di effettuare ricerche di singole locazioni ottenendo, per esempio, città, regioni e stati di appartenenza. Il “places finder” permette di effettuare ricerche di qualunque genere tra i 16 milioni di punti di interesse al momento presenti nel database del servizio.