Twitter diventa X.com e l'AI Grok arriva anche in Europa

Tempo di aggiornamenti in casa X. Cambia ufficialmente l'URL della piattaforma social (addio a twitter.com) e l'AI Grok arriva anche in Europa.

Per molti l’era di Twitter è già finita da un po’, per altri invece il social network ora noto come X si chiamerà sempre Twitter, appunto. Anche perché tracce della piattaforma con il logo dell’uccellino azzurro ci sono ancora nonostante la drastica evoluzione. O meglio, c’erano fino a poco fa.

Sì perché questo momento digitare twitter.com nella barra di ricerca reindirizza al nuovo dominio x.com. Al momento questo passaggio del testimone, se così vogliamo definirlo, è ancora in corso e il fatto che venga mostrato o meno sembrerebbe dipendere anche dal browser scelto.

A confermare il tutto ci sono un messaggio che ora viene mostrato nella parte bassa dell’interfaccia della piattaforma, che recita “Ti diamo il benvenuto su x.com! Anche se stiamo cambiando il nostro URL, le tue impostazioni su privacy e protezione dati rimarranno invariate.“, e il post di Elon Musk che conferma l’avvenuto spostamento di tutti i core system.

Elon Musk post X

Grok, l’intelligenza artificiale di X, arriva anche in Europa

Quello del nuovo URL non è l’unica novità riguardante la piattaforma social di Elon Musk. Attraverso un post sui canali ufficiali (@GlobalAffairs), l’azienda informa che il chatbot AI Grok è fase di rilascio anche in Europa. «Oggi inizia il rilascio graduale della funzione di assistente di ricerca AI di Grok a tutti gli abbonati X Premium», si legge nel breve annuncio.

Nello stesso si legge poi che che i riassunti delle notizie generati sulla base dei post pubblicati su X su un determinato trend saranno resi disponibili solo a elezioni europee terminate. Perché questa scelta? Grok in passato ha diffuso notizie poi rivelatesi false e questo potrebbe verificarsi nuovamente, quindi è probabile che l’azienda, fiutando il pericolo, non voglia inimicarsi i funzionari europei subito dopo aver ottenuto l’autorizzazione a rilasciare il chatbot.

Elezioni a parte, resta però la minaccia della disinformazione.

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