Trump svela quale sarà la strategia di Apple per il 2025, ha parlato con Cook

Donald Trump, nel rivelare l'strategia di Apple per il 2025, ha confermato il supporto delle big tech verso il suo governo.
Trump svela quale sarà la strategia di Apple per il 2025, ha parlato con Cook

Gli incontri nelle cosiddette “stanze segrete” portano sempre a qualcosa di molto interessante da scoprire. Questa volta ad esserci entrati (chiaramente in maniera metaforica) sono stati il quasi presidente Donald Trump e il CEO di Apple, Tim Cook. Secondo quanto riportato in queste ore, proprio Trump ha dichiarato di conoscere la strategia di Apple e a rivelargliela sarebbe stato proprio il numero uno della società di Cupertino.

Il tycoon ha parlato di un investimento molto ingente negli Stati Uniti, il quale sarebbe la diretta conseguenza della sua vittoria in campagna elettorale.

Trump sostenuto dai colossi tech? Apple potrebbe essere un segnale

L’incontro tra Trump e Cook non è un caso isolato in quanto si è parlato anche di altri nomi molto influenti. Tra questi spicca quello di Mark Zuckerberg (Meta), ma ci sono anche Jeff Bezos (Amazon) e Sundar Pichai (Google). I CEO in questione avrebbero preso parte ad alcuni summit proprio con Donald Trump. Tutto ciò starebbe ad indicare un cambio di atteggiamento delle grandi aziende tecnologiche rispetto al primo mandato di Trump, quando i rapporti erano stati più tesi.

Le parole di Trump ricordano quanto accaduto nel 2017, quando aveva annunciato che Apple avrebbe costruito “tre grandi e splendidi impianti” negli Stati Uniti. Tuttavia, quella volta l’azienda aveva smentito qualsiasi progetto di questo tipo. Nonostante i precedenti, questa volta la situazione sembra diversa: i leader tecnologici sembrano interessati a collaborare con la nuova amministrazione, forse per creare opportunità o evitare conflitti futuri.

Perché Apple e le big tech si avvicinano a Trump

Le motivazioni potrebbero essere strategiche. Durante la guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina nel primo mandato di Trump, Apple era riuscita a evitare che l’iPhone fosse colpito dai dazi doganali. Un rapporto positivo con l’amministrazione potrebbe garantire vantaggi anche per future politiche commerciali.

Tim Cook non è nuovo a rapporti con la politica americana: durante il primo mandato di Trump, aveva fatto parte dell’American Workforce Policy Advisory Board, un gruppo nato per migliorare le opportunità lavorative negli Stati Uniti.

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