Truffa "Man in the middle": avvocato di Roma derubato di 10.000 euro

Con la tecnica del MitM, un avvocato romano sarebbe stato derubato di 10.000€ in poco tempo e tutto tramite la sua casella e-mail.
Truffa

Ci sono alcune truffe che talvolta risultano talmente difficili da identificare e da bloccare, che possono fregare veramente chiunque. Questa volta a cascare nel tranello è stato un avvocato romano, Alberto Bonu. L’uomo ha visto comparire dal suo conto ben 10 mila euro. A causare il tutto è stato un tipo di attacco informatico meglio conosciuto come “Man in the Middle” (MitM). Questa tecnica permette ai cybercriminali di infiltrarsi nelle comunicazioni tra due parti e manipolare i dati finanziar, il tutto senza che nessuno se ne accorga.

Come è avvenuta la truffa

La truffa del “Man in the middle” funziona in maniera semplice: gli hacker gli hacker riescono ad insinuarsi nelle email tra aziende e clienti. Fatto questo, alterano le fatture e modificano gli IBAN dei destinatari. È proprio così che riescono a dirottare soldi su conti fantasma.

Ed è esattamente quello che è accaduto all’avvocato Bonu. L’uomo ha versato un anticipo per la ristrutturazione di un immobile, convinto che il pagamento fosse destinato all’impresa edile incaricata. Peccato che il denaro sia finito su un conto BNL a Brescia, intestato a un prestanome. Da lì, la somma è sparita senza lasciare traccia.

L’errore bancario che ha reso tutto più sospetto

C’è un dettaglio che rende la vicenda ancora più paradossale. L’avvocato ha effettuato un secondo bonifico, ma in questo caso un errore nel numero di conto ha fatto sì che l’operazione venisse bloccata e il denaro restituito.

Ma allora perché il primo pagamento, identico per modalità e tipologia, non ha subito lo stesso controllo e non è stato segnalato come sospetto? Possibile che la banca non abbia rilevato alcuna anomalia, considerando che si trattava di un bonifico “parlante”, cioè di un’operazione che di norma prevede verifiche più stringenti?

Di fronte al silenzio dell’istituto di credito, Bonu ha inviato due diffide chiedendo spiegazioni, ma senza ottenere risposte. Nel frattempo, la Polizia Postale sta cercando di risalire al titolare del conto bresciano, nella speranza di individuare i responsabili.

Come proteggersi da queste truffe

Mentre resta fondamentale che banche e istituti di credito rafforzino i sistemi di sicurezza, chi effettua transazioni bancarie può adottare alcune precauzioni per evitare di cadere in simili raggiri.

  • Verificate sempre l’IBAN prima di effettuare un pagamento: per importi elevati, contattate telefonicamente il destinatario prima di procedere;
  • Fate attenzione alle email sospette: se un’email sembra insolita o leggermente diversa dal solito, meglio ricontrollare più volte prima di effettuare un’operazione bancaria;
  • Si consiglia l’uso di sistemi di autenticazione a due fattori (2FA). Questo occorre per la protezione della propria casella mail, in modo da evitare qualsiasi intromissione.

L’attenzione non è mai troppa, soprattutto in un’epoca in cui i criminali del web sono sempre pronti a migliorare le loro tecniche di attacco.

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