Il servizio Google Immagini è il motore di ricerca progettato per trovare immagini attinenti a una specifica chiave di ricerca. Nell’articolo Ricerca per immagini su Google: come funziona ne abbiamo illustrato il funzionamento.
Da sempre, in risposta a qualunque ricerca, Google Immagini ha mostrato il messaggio “le immagini possono essere soggette a copyright” a conferma che i contenuti, tratti dalle normali pagine web, spesso non possono essere utilizzati liberamente.
Gli autori di ciascuna immagine potrebbero infatti non consentirne il libero utilizzo o comunque richiedere il versamento di una royalty di importo variabile.
Cliccando su Strumenti, Diritti di utilizzo, già prima era possibile selezionare dagli archivi di Google Immagini solo i contenuti distribuiti ad esempio sotto licenza Creative Commons.
La novità è che le immagini alle quali sono abbinate informazioni sulla licenza fornite dall’editore appariranno ora nei risultati di ricerca con un badge “Licensable” sopra la miniatura. Cliccando sull’immagine verranno visualizzate le indicazioni per ottenere la licenza e il link dove è possibile acquistare i diritti, se necessario.
Google ha lavorato con l’industria delle licenze per l’imaging per lanciare la nuova funzionalità: “Crediamo che si tratti di un passo avanti per aiutare le persone a capire meglio la natura dei contenuti che stanno guardando su Google Images e come possono utilizzarli in modo responsabile“, si commenta dall’azienda di Mountain View.
“Le nuove funzionalità di Google Images aiutano sia i creatori di immagini che i consumatori dando visibilità sulle modalità con cui i contenuti possono essere concessi in licenza in modo corretto“, afferma Paul Brennan, VP di Shutterstock.
I proprietari dei diritti d’autore sostenevano in passato che uno strumento come Google Immagini rendeva troppo facile il furto delle proprietà altrui. Un paio di anni fa, quindi, Google ha deciso di eliminare il pulsante per visualizzare le immagini nella veste originale incoraggiando invece gli utenti a visitare il sito di provenienza.
Nel frattempo sono nate società specializzate nel far valere i diritti di chi crea le immagini e le pubblica in rete: queste realtà spesso bussano alla porta di editori e privati che utilizzano le risorse senza autorizzazione esigendo il versamento delle royalty.
Abbiamo affrontato il tema nell’articolo Immagini gratis: attenzione alla provenienza.