Un gruppo di ricercatori dell’Università Tecnica di Delft (Olanda), hanno annunciato di aver messo a punto un client BitTorrent che può vivere vita propria, senza necessitare di server centralizzati. La stretta correlazione che lega a doppio filo la rete BitTorrent con i tracker è da sempre considerata un importante punto debole. Con Tribler, questo il nome del client creato dal team olandese, la rete viene mantenuta in vita, anche allorquando tutti i motori di ricerca, gli indici ed i trackers non dovessero più risultare utilizzabili.
Poggiando sul network TOR, Tribler promette anche il massimo grado di anonimato ai suoi utenti permettendo la condivisione del materiale senza esporre il primo indirizzo IP reale. Grazie all’utilizzo della crittografia end-to-end, tutte le informazioni in transito non viaggiano più in chiaro e non sono esaminabili da parte di chiunque svolgesse un’attività di monitoraggio intermedia.
Gli utenti di Tribler possono impostare liberamente il numero dei cosiddetti onion routers (vedere Anonimato in Rete con TOR: per visitare qualunque sito tutelando la propria privacy e Navigare anonimi online con Chrome) che s’intendono attraversare. Più alto sarà il numero degli onion routers attraversati, maggiore sarà il livello di anonimato garantito dall’accoppiata Tribler-TOR.
Accanto alla maggior tutela della privacy, va comunque evidenziato che Tribler (questa la pagina ufficiale del progetto) comporterà un notevole aumento in termini di consumo della banda di rete ed il passaggio attraverso i vari onion routers contribuirà a ridurre le velocità di trasferimento dati.