È ancora il gioco del gatto col topo. Ma chi è gatto e chi è topo? The Pirate Bay (TPB), il sito web da tempo nell’occhio del ciclone perché famosissimo “aggregatore” di link BitTorrent utilizzabili per scaricare ogni tipo di contenuto, sia legale che illecito, rilancia e presenta un browser derivato da Mozilla Firefox capace di superare i limiti di accesso imposti non solo in Italia ma anche nelle altre nazioni mondiali.
L’uovo di Colombo. Il browser “confezionato” sulle rive “della Baia” (battezzato The PirateBrowser), infatti, non è altro che un’installazione preconfigurata di Firefox 23 e di TOR (The Onion Router), l’applicazione che permette di dribblare agevolmente le restrizioni nell’accesso a server remoti. TOR, come più volte evidenziato, è un software che permette di continuare a comunicare in Rete superando i filtri più aggressivi configurati da regimi autoritari o dittatoriali (ne avevamo parlato, ad esempio, nell’articolo Navigare anonimi con Tor e Vidalia: la guida passo-passo). The PirateBrowser integra inoltre alcune regolazioni aventi come obiettivo quello di sveltire l’utilizzo dei vari proxy.
Nonostante esistano altri prodotti similari, gli utenti si sono affrettati ad effettuare il download del browser. A distanza di tre giorni dal debutto, il browser con cui TPB celebra i suoi primi dieci anni di attività ha già fatto registrare oltre 100.000 download.
Gli autori del browser, comunque, tengono a sottolineare come la soluzione proposta non offra alcuna forma di anonimato: l’obiettivo, al momento, è soltanto quello di superare le restrizioni imposte a livello locale.