I fondi per la banda larga sembra siano sul punto di essere “scongelati”. E dagli 800 milioni di euro si potrebbe passare ad 1,4 miliardi di euro. Agli 800 milioni inizialmente previsti nel “piano Romani”, si sono infatti aggiunti ulteriori 600 milioni in arrivo dagli enti locali. Il “Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica” (CIPE) sarebbe infatti pronto a sbloccare la somma destinata alla riduzione del “digital divide” ed al potenziamento delle reti a banda larga.
La notizia è stata anticipata da Mario Valducci, presidente della Commissione Trasporti e Telecomunicazioni della Camera, nel corso di un convegno incentrato sul futuro della Rete.
Secondo le statistiche, il divario digitale riguarderebbe almeno 7 milioni di italiani che non avrebbero alcuna possibilità di “navigare” in Rete utilizzando un qualunque tipo di connessione a banda larga. L’investimento di 1,4 miliardi di euro che adesso torna all’orizzonte potrebbe contribuire a migliorare il quadro che pone l’Italia in netto ritardo rispetto a molti Paesi occidentali ed europei.
Qualche mese fa, dopo il “congelamento” degli 800 milioni di euro inizialmente previsti, Confindustria dichiarò come un simile investimento sulla banda larga avrebbe stimolato di un +2% il Pil italiano.
Durante il convegno sono state avanzate anche proposte di IVA agevolata per le realtà aziendali che decidono di investire sul mercato delle reti a banda larga e la definizione di un profilo di banda che dovrebbe essere garantito a tutti gli italiani.