Torino abbraccia la tecnologia Microsoft Tag per dare un ulteriore impulso al turismo. Lo ha annunciato nelle scorse ore il Presidente di Turismo Torino e Provincia, Livio Besso Cordero. L’iniziativa prevederà l’applicazione, sui principali monumenti del capoluogo piemontese, di uno speciale codice a barre che, “fotografato” con un telefonino compatibile, potrà essere utilizzato come chiave per l’accesso a tutta una serie di informazioni turistiche sull’opera.
Le applicazioni in grado di leggere codici a barre, compresi quelli di tipo bidimensionale, sono sempre più comuni e possono essere installate oggi sulla stragrande maggioranza degli smartphone in commercio. In questo caso, infatti, il codice a barre viene acquisito attraverso la fotocamera digitale integrata nel telefonino e “decodificato” via software.
Microsoft si è recentemente tuffata nell’agone dei “code reader” proponendo un software in grado di leggere dei codici univoci generati con un algoritmo “ad hoc”. Tali codici, battezzati “tags”, sono in sostanza piccole immagini a quattro colori (HCCB, High Capacity Color Barcodes). Ciascuna immagine può essere immediatamente collegata ad un contenuto disponibile sul web ogniqualvolta il “codice” venga acquisito mediante la fotocamera di un telefonino compatibile.
In cosa differiscono i codici “tags” di Microsoft dai comuni codici a barre bidimensionali (detti in inglese “QR” ossia “Quick Response” code; ecco un esempio di “generatore”)? I “Microsoft Tags” sono conservati in un grande database accessibile online che contiene la data di attivazione, informazioni sullo stato (attivato o disabilitato), il tipo di contenuto a cui è correlato, dati statistici relativi al numero di accessi e di utilizzi di ciascun codice.
Torino è la prima città al mondo ad abbracciare il sistema HCCB di Microsoft mentre già si sono utilizzati i più comuni codici a barre QR, ad esempio, in diverse città degli Stati Uniti (San Francisco, New York e Washington). I turisti dotati di uno smartphone compatibile, sul quale sia stata preventivamente installata l’applicazione “reader” di Microsoft.
Ovviamente è necessario disporre di una connessione Internet mobile attiva sia per il download dell’applicazione, sia per la successiva interrogazione della base dati. Una volta letto il codice a barre HCCB con la fotocamera digitale del proprio telefonino, l’immagine sarà riconosciuta dal software “reader” ed interrogato il database Microsoft remoto. Per quest’ultima operazione, verrà attivata la connessione Internet: in risposta all’interrogazione, si otterranno immediatamente i dati relativi al monumento d’interesse, fotografie, guide audio in formato MP3 ed altre indicazioni di carattere turistico.
L’applicazione “reader” di Microsoft è disponibile nelle versioni per Windows Mobile, Android, Symbian, PalmOS, iPhone, BlackBerry e Java.